Vicenza, prolungata fino al 21 marzo la mostra “Natura ad arte”
Il fitto calendario di iniziative della rassegna “È tempo di diritti - Vicenza città di pace e nonviolenza”, promossa dall'assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza insieme a numerose altre realtà del territorio, per approfondire il tema dei diritti umani, giunge al termine. Iniziata a fine gennaio, la rassegna si è sviluppata sotto i sette colori della bandiera della pace, sette temi principali, sette fili colorati colorati che si sono intrecciati in una linea iridata in cui i diritti e i doveri sono stati il filo conduttore. Uguaglianza sociale, dignità e occupazione, educazione come prevenzione, sostenibilità ambientale, diritto alla pace, migrazione e la cittadinanza attiva sono stati gli ambiti proposti da associazioni, e non solo, alla città di Vicenza.
Martedì 10 marzo dalle 20.45 sarà la volta del docufilm “Bosnia vent’anni dopo, la voce di una società che rinasce” con Chiara Milan, ricercatrice all'Istituto Universitario Europeo di Firenze che al termine della proiezione condurrà un dibattito fornendo dati e spunti di riflessione per rinnovare l’idea che le persone hanno dell’ex- Jugoslavia, a vent’anni dal violento conflitto armato avvenuto tra il 1992 e il 1995. L’incontro avverrà grazie all’Arci servizio civile nelle sale del Polo Giovani B55 in contra' Barche 55.
L'Associazione Luca Coscioni, sabato 14 marzo dalle 10.45 alle 17.30, al centro civico circoscrizione 6 in via Thaon di Revel 44, organizza un seminario dal titolo “Soccorso civile di eliminazione delle barriere architettoniche” nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che si propone di promuovere i diritti e le pari opportunità delle persone con disabilità e prevenire ogni forma di discriminazione, in particolar modo sul tema delle barriere architettoniche. Per maggiori informazioni scrivere a: thabarin@libero.it.
Gli appuntamenti proseguono martedì 17 marzo alle 20.45, sempre al Polo Giovani B55, con la proiezione serale del documentario “Un Po di petrolio” seguito dalla presentazione della campagna del WWF “Stop ai crimini di natura”. L’associazione WWF Vicenza aspetta la cittadinanza con interessanti inchieste per cercare di mettere luce ai taciuti disastri ambientali, come quello dello sversamento di petrolio nel fiume Lambro, volutamente rimosso dalla cronaca italiana. Rientrato l’allarme, e paludata l’inchiesta, si proverà a capirne di più percorrendo le rive dei fiumi più inquinati d’Europa, vere e proprie discariche a cielo aperto di rifiuti industriali italiani.
Giovedì 19 alle 20.45 l’associazione Aprirsi propone una serata all’insegna della condivisione e della comunità dal titolo esplicativo “S-Cambiamo insieme i nostri saperi, intellettuali, pratici, artistici e associativi”. L'incontro si tiene nel salone centrale del centro civico n. 7 (zona Ferrovieri) in via Vaccari 107 (ingresso anche da via Rismondo 2). Ulteriori informazioni: www.aprirsi.org.
Sabato 21 marzo alle 18 la rassegna si conclude con un tema che in Italia assume troppo spesso la veste di emergenza e fatica ad essere affrontato con una pianificazione determinata ed efficace: la questione carceraria. “Oltre il carcere, quali percorsi di integrazione? Voci e percorsi davanti e dietro le sbarre per riflettere sulla situazione attuale” è il contenuto della serata proposta e condotta dall’associazione ProEducere nella saletta Lampertico in corso Palladio 176 (a fianco del cinema Odeon).