Manifestazione dei "No Dal Molin" contro la guerra e la difesa dei beni comuni
Sabato 21 gennaio alle ore 15.30 in piazza Matteotti a Vicenza si terrà la manifestazione regionale per la difesa dei beni comuni e contro le servitù militari nell'ambito delle numerose iniziative previste dal 12 al 26 gennaio al presidio permanente "No Dal Molin" in zona Laghetto. La concentrazione sarà il primo grande momento in cui si svilupperà l'opposizione a Trump dopo la conferenza globale contro la guerra, dove i compagni statunitensi hanno invitato a fare un "ponte" virtuale insieme alle loro propagande. All'interno della manifestazione contro le basi e le grandi opere, i "No Dal Molin" saranno in piazza con uno striscione solidale con gli attivisti statunitensi contro Trump e contro le politiche di guerra degli USA. Oltre a questo le tematiche di protesta civile saranno "Dalle valli alla laguna fermiamo le grandi opere!", "Stop alla devastazione dei territori e al saccheggio dei beni comuni!", "Per l'acqua bene comune!" e "Una sola grande opera: casa, reddito, diritti per tutti/e!". Da circa due mesi, nella provincia di Vicenza, i "No Dal Molin" hanno dato vita alla campagna "#vicenzasisolleva" in un percorso fatto dagli attivisti No dal Molin, da comitati contro le grandi opere e da cittadini impegnati per la difesa dei beni comuni. Lunedì 16 gennaio, anniversario dei 10 anni dal sì di Romano Prodi alla costruzione della nuova base militare Usa al Dal Molin, è stata fatta la "Passeggiata Popolare" nel recinto del presidio "No Dal Molin" di Vicenza, per ricordare una scelta, che allora, da un lato, calpestò la volontà popolare con una pesante imposizione alla città di Vicenza e, dall'altro, generò una presa di coscienza e un percorso di lotte virtuose e radicali contro la militarizzazione del territorio e le grandi opere. Dal 12 al 26 gennaio nel presidio "No Dal Molin" di Vicenza si terranno assemblee convegni e iniziative, perché il gruppo è ancora in cammino verso una società che ripudia la guerra, dove al primo posto mette la tutela della terra e la difesa dei beni comuni, in lotta contro la voracità dei potenti, che cura gli interessi di pochi, per costruire insieme un mondo diverso e migliore. Vicenza non è un’eccezione nel consumo del suolo e nella predazione delle risorse. Dalla Tav alla Pedementana, dalla Valdastico Sud e Nord alle Grandi Navi, dai progetti di incenerimento dei rifiuti alle discariche, dalle cave all’inquinamento dell’acqua, il territorio del nord-est è sottoposto alla continua cementificazione ed è divorato da piccole e grandi opere inutili e dannose, facili prede per le lobby del cemento e del capitalismo finanziario. Il grido dei "NO" nella contestazione civile vuole diventare un favoloso "SI" alla vita, contro il malaffare, le mafie, le ruberie dell'uomo sull'uomo e sull'ambiente. L'obiettivo primariao dei "No Dal Molin" è "affermare che dove non c'è terra non c'è vita: l'alternativa esiste, bisogna saperla vedere", così come dichiarano su facebook.