Lella Costa in un capolavoro di Franca Valeri a Bassano
Lella Costa presenta un capolavoro di Franca Valeri: La Vedova Socrate, martedì 1 settembre a Bassano. Uno spettacolo che segna un passaggio di testimone epocale: Lella Costa raccoglie infatti l'invito di Franca Valeri, grande matriarca del teatro italiano scomparsa proprio pochi giorni dopo aver compiuto cent’anni, ad interpretare La vedova Socrate, il testo da lei scritto e interpretato la prima volta nel 2003.
Un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica, liberamente ispirato a La morte di Socrate dello scrittore svizzero Friedrich Durrenmatt, nato a seguito dell'intuizione di Giuseppe Patroni Griffi che glielo suggerì.
“Patroni Griffi ha letto il testo di Durenmatt e mi ha detto se ne potevo trarre qualcosa. Mi incuriosiva l’idea di sfatare questa leggenda che Santippe fosse solo una specie di bisbetica - raccontava Franca Valeri - Io ne faccio una moglie come tante, con una vita quotidiana piena di alti e bassi, una donna intelligente che del marito vede anche tanti difetti. Nel testo di Durenmatt c' è poco di Santippe, per questo, per conoscerla meglio, ho preso delle informazioni su Socrate e ho letto i ‘Dialoghi’ di Platone. Mi sono fatta l’idea di una donna forte che ha vissuto accanto a un uomo per noi straordinario ma che per lei era semplicemente un marito e per giunta noioso”.
Il monologo è ambientato nella bottega di antiquariato ed oggettistica di Santippe, la moglie del filosofo tramandata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell'antichità, che finalmente ha l’occasione di sfogarsi per tutto quello che le hanno fatto passare gli amici di Socrate come Aristofane e Alcibiade, “una masnada di buoni a nulla”, che include anche il filosofo Platone, principale bersaglio polemico dello spettacolo. Santippe, infatti, non sopporta che Platone abbia usurpato le idee del consorte, pur essendo fedele nel riportarle, e così lo degrada a un semplice copista e decide di chiedergli i diritti d' autore.
Non solo: alla fine, decide di scrivere lei stessa un dialogo filosofico, che veda protagoniste però le donne, grandi escluse dalla vivace scena culturale ateniese. Ed è infatti soprattutto alle donne che parla: neanche la vedovanza le toglie il diritto di emanare un giudizio onesto sul comportamento dei mariti, degli uomini in generale e anche di quelle donne che ingannano l'altro sesso. Non serve, dice, indagare sulla vera natura del proprio uomo, basta accettarlo così com'è da vivo e da morto; d'altronde, “la morte di un marito è un così grande dolore che nessuna donna ci rinuncerebbe”.
Martedì 1 settembre ore 21.00 al Teatro al Castello Tito Gobbi
FILOSOFIA E ANTICHITÀ CLASSICA RACCONTATI DAL PUNTO DI VISTA DI UN’ILLUSTRE ESCLUSA: LELLA COSTA INTEPRETA “LA VEDOVA SOCRATE”
La Vedova Socrate, un progetto a cura di MISMAONDA, prodotto dal Centro Teatrale Bresciano con INDA Istituto Nazionale Dramma Antico, che vede alla regia Stefania Bonfadelli.
Un appuntamento inserito nel calendario di Operaestate Festival, il ricco programma estivo promosso dalla Città di Bassano del Grappa, con il Ministero dei Beni e Attività Culturali, la Regione Veneto, le Città Palcoscenico e le aziende aderenti agli Amici del Festival.
Info e prenotazioni Biglietteria Operaestate tel. 0424 524214