L'organo e la voce umana a confronto
Nuovo appuntamento in settimana anche per “Il Senso della Musica”, la rassegna del Conservatorio di Vicenza “Arrigo Pedrollo” che unisce la musicologia e la ricerca all’esecuzione in una modalità aperta a tutto il pubblico, a quello specializzato e a chi ha desiderio di comprendere meglio gli aspetti musicali e storiografici che sottendono le composizioni. Giovedì 18 novembre, alle ore 17.00, presso la Chiesa di San Domenico annessa al “Pedrollo”, il docente di Organo Enrico Zanovello presenterà il libro di Andrea Macinanti “Fabricato alla guisa del corpo humano. L’organo come metafora”.
Nel corso della sua storia millenaria, l’organo è stato riconosciuto superiore a tutti gli altri strumenti nell’imitare la voce umana anche se, al contempo, gli venne rimproverato di non poter modulare la dinamica, ingrediente precipuo dell’espressione vocale. La metafora è la chiave scelta dal lavoro di Macinanti per dare conto di questa antinomia, per indagare le ineffabili analogie tra l’organo e il corpo umano. La trama è idealmente ordinata sui tre livelli in cui Boezio tripartisce la musica: mundana, humana e instrumentalis. Come elegante strumento cognitivo, la metafora consente l’accesso al pensiero filosofico, teologico, cosmologico ed esoterico. Discendendo al livello dell’uomo, la metafora si fa meno astratta: l’organo è ora una mirabile tabula anatomica cui non di rado medici e scienziati ricorrono per illustrare il funzionamento del corpo umano.
Umori e passioni cesellano il modo di suonare e comporre per lo strumento, manifestando il potere dell’azione poietica della metafora nel trasferire all’organo le proprietà dell’uomo musicale. Con ossessione quasi patologica infatti, gli artefici piegarono il loro genio per dare «voce» all’organo, per forgiare registri sempre più “loquaci” (il caso della Voix humaine ad ancia è esemplare), sfidando così le leggi della natura nel disperato tentativo di dare la vita allo strumento come fosse un colossale Golem sonoro. A compimento del percorso metaforico si constaterà che solo al «prudente organista» (Viadana, 1602) è dato cesellare l’eloquio dello strumento che, proprio perché «fabricato alla guisa del corpo humano», può «soavemente sonare, & quasi con dolci maniere parlare» (Diruta, 1593).
Verranno eseguite esemplificazioni per organo e per voce e organo di quanto è dimostrato nel volume, con la preziosa collaborazione del soprano vicentino Alessandra Borin. Brani di Girolamo Frescobaldi, Johann Hieronymus Kapsberger e Michelangelo Rossi. Prenotazione obbligatoria a prenotazioni@consvi.it o sulla piattaforma Eventbrite. Obbligatori Green Pass e mascherina.