Il misterioso mondo del flauto a "Dopo il rumore"
Si avvicina alla conclusione la presente edizione di “Dopo il rumore”, nota rassegna del Conservatorio di Vicenza “Arrigo Pedrollo” dedicata alla scena musicale del Novecento e contemporanea che con la nuova direzione artistica del compositore e clarinettista Adalberto Ferrari ha quest’anno ampliato i linguaggi verso il concetto di contaminazione e di musica senza barriere stilistiche, dando voce alle sperimentazioni d’oggi e a giovani artisti innovativi. Il cartellone culminerà a giugno nell’evento “Clarinet Marathon Day”, mentre l’ultimo concerto vero e proprio in programma, confermando una certa predilezione per gli strumenti a fiato, sarà “Flutum Mysterium”, atteso venerdì 22 aprile 2022 alle ore 18.00 presso la Sala Concerti “Marcella Pobbe” dell’Istituto di Contra’ San Domenico.
Protagonista il flauto traverso e altri rappresentanti della famiglia di strumenti con gli ensemble coordinati dai proff. Antonio Vivian e Fabio Bacelle e composti da: Giacomo Barone, Marco Valle, flauto basso, Martina Bezzan, flauto - ottavino, Alessia Calvi, flauto - flauto in sol, Lu?za Ciemese, Maria dalle Rive, Martina de Bon, Silvia de Francesco, Angela Maria Rossi, Gaia Savini, Agnese Tessari, flauti, e Emma Maria Pilastro, flauto - ottavino, Elena Racalbuto, Serena Zorzo, flauto in sol, Maddalena Sartor, ottavino, Bianca Darcey, Isabella Laus, arpa. Il programma si sviluppa a partire dalla favola mozartiana, con l’Ouverture dall’opera “Il flauto magico” K 620 (trascrizione di A.A. Scott), e culminando in “Libertango” (trascrizione di M. Orriss) di Astor Piazzolla (1921-1992). Nel mezzo della scaletta diversi generi, stili e combinazioni strumentali in composizioni contemporanee, perlopiù originali, di: Gary Schocker (1959), autore anche del brano che dà il titolo all’appuntamento, Michael Coolen (1975), Jindrich Feld (1925-2007), Ivàn Erod (1936-2019), Pierre Paubon (1910-1995), Raymond Guiot (1930). Un concerto per entrare nel “misterioso” mondo del Flauto: «mitico strumento primordiale, dai contenuti magici, e ultima speranza per la celebrazione dell’Uomo del Settecento, di una Città ideale, costruzione e apologia di un’Arte combinatoria, esulante dalla dimensione lineare del tempo cronologico, nel segno della promessa di un’Armonia interiore, contenuto più autentico di una speranza di felicità» (tratto da: G. Fagnocchi: Lineamenti di storia della letteratura flautistica, Faenza, Mobydick, 1999).
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria da effettuarsi scrivendo a prenotazioni@consvi.it o tramite la piattaforma Evenbrite. L’accesso è consentito con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2 sempre indossata.