Il Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo” di Vicenza prepara il terzo appuntamento online nell’ambito della rassegna in collaborazione con la Biblioteca Civica Bertoliana “I Sabati Musicali”, tradizionalmente ospitata a Palazzo Cordellina e temporaneamente trasferita presso l’Istituto musicale a seguito degli ultimi DPCM in materia di Covid-19. Il cartellone nato per presentare al pubblico vicentino i tanti insegnamenti del “Pedrollo” organizza dunque un nuovo concerto in streaming come attenzione a chi da sempre partecipa agli eventi organizzati dal Conservatorio e per dare alla città un segnale di speranza attraverso la musica. Sulla pagina www.facebook.com/conservatorio.divicenza.9 sabato 28 novembre alle ore 17.00 si potrà assistere alla performance degli allievi del Dipartimento di Musica Jazz del Conservatorio, composto da sei cattedre (con nove docenti) che si avvalgono dell’esperienza di alcuni tra i più stimati jazzisti italiani. La formazione composta da Sean Lucariello (tromba), Zeno Merlini (sax contralto), Leonardo Franceschini (chitarra) e Francesco Bordignon (contrabbasso) proporrà un omaggio a Kenny Wheeler (1930-2014), trombettista canadese stabilitosi in Inghilterra negli anni 1950. È proprio qui che il musicista troverà il successo, segnalandosi come compositore e arrangiatore, importando nuovi stili come la free improvisation e arrivando a collaborare con nomi di spicco del jazz mondiale quali Anthony Braxton, Dave Holland (nella cui band sarà presente dal 1983 al 1987), Bill Frisell e Lee Konitz (all’interno del quartetto “drumless” che comprendeva, oltre a Wheeler, lo stesso Holland), Keith Jarrett, Steve Coleman, Jan Garbarek, Claudio Fasoli e molti altri. Dal 1977 al 2000 Wheeler è stato inoltre parte, insieme al pianista John Taylor e alla cantante Norma Winstone, del fondamentale trio jazz Azimuth. Una curiosità per il pubblico italiano: il trombettista ha composto la sigla del Tg1 del mattino mantenuta dal 1986 al 1992. Nel concerto del “Pedrollo” di Wheeler si ascolteranno i tre brani “Kind Folk”, “Everybody’s song but my own” e “Mark Time”. In mezzo alla scaletta anche due pezzi originali scritti dagli studenti Matteo Padoin (“Charles River”) e Sean Lucariello (“Il Maestro e Margherita”).