'I pessimisti non fanno fortuna', Zaia presenta il suo libro ad Asiago e Vicenza
Il presidente del Veneto Zaia presenta il suo ultimo libro nel vicentino, lunedì ad Asiago, martedì a Vicenza.
Luca Zaia, sullo sfondo dei suoi ricordi di bambino e poi ragazzo nella campagna veneta, parla del tempo difficile in cui viviamo, dominato, come lui dice, da due “cigni neri”, la pandemia e la guerra che sta alle nostre porte. Un itinerario dal paese che siamo stati verso il paese che vogliamo diventare. Il confronto di idee come antidoto alla paura e scintilla per illuminare il domani, per costruire un nuovo patto sociale, insieme, a cominciare dai giovani, “maestri di futuro”.
Lunedì 12 dicembre alle 18.00 al Cinema Lux di Asiago (Viale Giacomo Matteotti, 21) il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia in dialogo con la giornalista Stefania Longhini presenterà il suo nuovo libro I pessimisti non fanno fortuna. La sfida del futuro come scelta edito da Marsilio e appena uscito nelle librerie.
Martedì 13 dicembre alle 17.30 nell’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia in dialogo con il direttore di TvA, Gian Marco Mancassola presenterà il suo nuovo libro I pessimisti non fanno fortuna. La sfida del futuro come scelta edito da Marsilio e appena uscito nelle librerie.
Luca Zaia
I pessimisti non fanno fortuna
La sfida del futuro come scelta
La sfida più difficile è raccontare il tempo in cui si vive. Specialmente se si è un amministratore che nel giro di pochi mesi ha dovuto affrontare un’emergenza sanitaria e lo scoppio di una guerra. Tra scelte compiute e prospettive future, tra memoria intima e collettiva, Luca Zaia setaccia i suoi ricordi di bambino, ragazzo, uomo, alla ricerca del paese che siamo stati ma soprattutto in vista del paese che vogliamo diventare. Il confronto di idee come antidoto alla paura e scintilla per illuminare il domani, per costruire un nuovo patto sociale, insieme, a cominciare dai giovani, «maestri di futuro».
Con la schiettezza e la passione che lo hanno reso una delle figure più popolari e vicine ai cittadini, Luca Zaia si racconta per recuperare attraverso i ricordi lo slancio di un paese in cui «mai è mancata la forza per guardare al futuro con ottimismo, anche nei momenti peggiori. Mai si è spezzato quell’ingranaggio che, di generazione in generazione, ci ha trasmesso la voglia di rispondere a qualsiasi cambiamento, anche il più inaspettato, impegnandoci a costruire qualcosa di nuovo». Per valutare insieme premesse e conseguenze delle scelte che abbiamo davanti, ripercorre alcune soglie simboliche che nella storia collettiva e individuale hanno segnato altrettante svolte determinanti per la crescita dell’Italia. Dal Veneto degli anni Sessanta al benessere diffuso, dal confronto con l’immaginario televisivo all’avvento dei consumi di massa, dal falso mito di un ambiente incontaminato alle guerre le cui atrocità arrivano in diretta sui nostri schermi, si misura con temi spinosi e pregiudizi. Ne ricava indicazioni e spunti per definire quanto ancora resta da fare su questioni che, oggi più che mai, ci riguardano tutti da vicino: la conversione ecologica, le migrazioni, i diritti universali, la parità effettiva e non solo enunciata, le nuove povertà, il rapporto con i giovani, vero motore della rinascita, fino al traguardo di un’autonomia responsabile. Con la concretezza dell’amministratore e al di là di ogni barriera ideologica, Luca Zaia mostra che, se i mutamenti mettono inevitabilmente di fronte a problemi sconosciuti, dobbiamo però saperne cogliere anche le straordinarie opportunità. Nella testimonianza di chi non smette di credere nel futuro, un invito a esercitare la libertà di scelta, non cedendo al pessimismo, «l’ultimo atteggiamento di cui ha bisogno la nostra comunità di fronte alle sfide che la attendono e che sono altrettanto dure rispetto a quelle in cui è già impegnata».
Luca Zaia (1968) è presidente della Regione Veneto, riconfermato al terzo mandato nel 2020. Già presidente della Provincia di Treviso, vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, con deleghe al turismo, all’agricoltura, allo sviluppo montano e all’identità veneta, è stato ministro delle Politiche agricole dal 2008 al 2010. Con Marsilio ha pubblicato Ragioniamoci sopra. Dalla pandemia all’autonomia (2021).