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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fiorella Mannoia: passione, impegno, eleganza

La signora della musica italiana fasciata di nero ha proposto ieri sera in Piazza dei Signori le sue più belle canzoni, ovazioni tra gli oltre 2000 presenti

C’è eleganza, impegno, passione nelle canzoni di Fiorella Mannoia che ieri sera ha riempito lo scrigno di Piazza dei Signori a Vicenza e ha regalato due ore bellissime con il suo stile inconfondibile, con la sua anima di combattente.

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Arrivata in città poco prima del concerto, un attimo di relax con della frutta nel “camerino” in comune, verso le 21,30 sale nel palco a luci spente, poi si illumina la sua iconica testa di riccioli rossi e inizia il live con la canzone d’apertura del suo ultimo album “Personale” che dà il titolo al tour che sta toccando le principali città italiane.

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"Il peso del coraggio” è un messaggio potente ed emozionante il sottotesto di tutto lo spettacolo che è dedicato alle donne, ai nostri tempi inquieti.
“Ognuno ha la sua parte in questa grande scena
Ognuno i suoi diritti, ognuno la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo, il peso del coraggio

E ho capito che non sempre il tempo cura le ferite
Che sono sempre meno le persone amiche
Che non esiste resa senza pentimento
Che quello che mi aspetto è solo quello che pretendo
E ho imparato ad accettare che gli affetti tradiscono
Che gli amori anche i più grandi poi finiscono
Che non c'è niente di sbagliato in un perdono
Che se non sbaglio non capisco io chi sono
E ho capito che non serve il tempo alle ferite
Che sono sempre meno le persone unite
Che non esiste azione senza conseguenza
Chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore?
Allora stiamo ancora zitti, che così ci preferiscono
Tutti zitti, come cani che obbediscono
Ci vorrebbe più rispetto, ci vorrebbe più attenzione
Se si parla della vita, se parliamo di persone…”


La cantante si muove sul palco con disinvoltura, eleganza innata e femminilità, un fascino che conserva e si accresce con la maturità. E’ un tripudio di applausi anche per Senso un brano sull’amore che il pubblico canta con lei:”abbiamo senso solo io e te…”

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Questo è un concerto molto femminile, l’interprete si rivolge in special modo alle donne :

“Donne non si nasce, donne si diventa io ero troppo giovane per capire l’importanza di questa frase, l’ho compreso con il tempo, crescendo, diventando adulta, e ho capito che questa frase si può coniugare anche al maschile; anche uomini non si nasce, ma uomini si diventa. E come diventiamo uomini e donne? Con un percorso, un percorso fatto di onestà intellettuale, un percorso fatto di amore per il prossimo, cercando di aiutare chi rimane indietro, cercando di condividere la nostra felicità con gli altri, ognuno come può, ognuno con i mezzi che ha. Questo vuol dire essere uomini e donne”.

Così Fiorella  spiega il significato del pezzo “Imparare ad essere una donna“, dove l’artista può cimentarsi in tutta la sua estensione vocale.

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Mannoia, con la sua voce unica, forte, potente, senza età, in ogni canzone fa una serie di importanti riflessioni sulla vita, e sulle conseguenze che le nostre scelte hanno sugli altri, tocca argomenti spinosi con delicatezza.
Segue “Anna siamo tutti quanti“ che parla di disagio giovanile, in questo mondo con un clima di competizione e bullismo.

“Come si cambia“, come si cambia per non morire, come si cambia per amore, come si cambia per non soffrire, come si cambia per ricominciare, altro brano in scaletta che dimostra la forza d’animo della persona che cerca in tutti i modi di risollevarsi da brutte esperienze o situazioni di contrasto interiore, andando incontro ad una rinascita.

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Ora è la volta di un omaggio a Fred Buscaglione, con una personalissima interpretazione di “Eri piccola così” del 1958 quando Fiorella aveva quattro anni, canzone accompagnata dal ritmo delle mani di tutto il pubblico.

Riprende con “Lunaspina” scritto da Ivano Fossati, una collaborazione tra Fiorella e Ivano che non si è mai interrotta, e in tutti i suoi album è inserito almeno un brano del cantautore genovese, compreso l’ultimo disco dove c’è il pezzo: “Penelope“.

“Nessuna conseguenza”  e successivamente con “In viaggio" parla alle madri che vedono la figlia andar via, “io non sono madre, spiega, ma siamo tutte madri”, immedesimandosi nel turbinio di emozioni che nascono durante la partenza di un figlio.

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Segue “Sally“,si avvicina una superfan con un mazzo di fiori cantando con voce bella e forte, Fiorella gli passa il microfono e gli lascia finire il brano sorridendo.
L’amore delle tante donne presenti si avverte forte, ormai abbandonano le sedie e ballano nella piazza, fin sotto il palco.
Il concerto si avvicina alla conclusione, con “Le parole felici“ e “Sempre per Sempre” una cover di De Gregori con cui ha molto collaborato. Chiude con la sua canzone più identitaria:  “Quello che le donne non dicono“.

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Il clou della serata si raggiunge con l’attesissimo “Il cielo d’Irlanda“, con la piazza che acclama Fiorella e lei che ringrazia per la calorosa accoglienza e presenta, tra gli applausi del pubblico.

Alla fine un ringraziamento a tutti i musicisti e i tecnici che la seguono da sempre con un selfie e un video, poi lo rivolge al pubblico per immortalare la serata. 
La cover del suo cellulare con la faccia di Anonymous la dice tutta su come Fiorella sia una persona che non smette mai di credere nella parte buona del mondo e sceglie sempre di stare con i più deboli.

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Dopo il concerto si avvia subito verso un’altra meta come ha fatto nella sua vita.
Dal 1968 l’anno del debutto ad oggi la cantante romana non si è mai fermata, con questo ultimo album “Personale” è tornata prepotentemente sulla scena per contenuti e maturità musicale. Ora è diventata: la signora inquieta della musica italiana, un esempio di donna adulta, ottimista, che non si mette in ginocchio e continua a cercare il buono nel mondo: una combattente.

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Scaletta del concerto

Il peso del coraggio
Il senso
I treni a vapore
Imparare ad essere una donna
Anna siamo tutti quanti
Come si cambia
Eri piccola così (cover di Fred Buscaglione)
Lunaspina
Penelope
Panama (cover di Ivano Fossati)
Povera patria (cover di Franco Battiato)
Carillon
Nessuna conseguenza
Riparare
In viaggio
Combattente
Che sia benedetta
Sally (cover di Vasco Rossi)
Siamo ancora qui
Le parole perdute
Sempre e per sempre (cover di Francesco De Gregori)
Quello che le donne non dicono
Il cielo d’Irlanda

Appuntamento a venerdì sera con il concerto di Max Gazzè

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