Quel che resta dei divi. Divismo e spettacolo tra fotografia, musica e scienza
Anche i divi sbagliano? Nessuno sembra essere immune da imperfezioni e da vere e proprie débâcle. Anche i volti più noti, infatti, proprio come i comuni mortali, possono cadere nelle trappole disseminate lungo un percorso costellato da successi e grandi innovazioni, ma anche da insidie e false previsioni.
Al terzo incontro del ciclo "Quel che resta dei divi. Divismo e spettacolo tra fotografia, musica e scienza", Massimiano Bucchi, sociologo e scrittore, sabato 19 gennaio alle 17 racconterà gli errori e i fallimenti memorabili legati a storie e personaggi conosciuti, raccolti nel libro "Sbagliare da professionisti" (Rizzoli). L’ultimo appuntamento della rassegna organizzata in collaborazione con Observa Science in Society in occasione della mostra "Paparazzi. Fotografi e divi dalla Dolce Vita a oggi" (visitabile fino al 3 febbraio 2019) alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Vicenza.
Un evento ricco di riferimenti cinematografici grazie alla carrellata di scene tratte da film (in)dimenticabili "Quando il divo fa flop" di Alberto Brodesco: da Hollywood Party di Blake Edwards (1968) a Il dottor Stranamore di Stanely Kubrick (1964), da Totò diabolicus di Steno (1962) a Il grande Lebowski di Joel Coen (1998).
Massimiano Bucchi insegna Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento. Tra i suoi libri più recenti “Il Pollo di Newton” (Guanda 2013, tradotto in Francia, Finlandia, Portogallo, America Latina e Corea), “Per un pugno di idee” (Bompiani 2016), “Come vincere un Nobel” (Einaudi 2017, in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, MIT Press). Dirige la rivista internazionale «Public Understanding of Science». Collabora con la trasmissione televisiva Superquark; i suoi articoli sono apparsi sui principali quotidiani (“la Repubblica”, “La Stampa”, “Il Corriere della Sera”).
Alberto Brodesco, PhD in Studi Audiovisivi. Le sue ricerche si concentrano principalmente sull’immaginario tecnoscientifico al cinema/nella serialità televisiva e sui confini del rappresentabile (violenza, morte, pornografia, freaks) nei vecchi e nuovi media. Tra i suoi libri “Una voce nel disastro” (Meltemi 2008).
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
È consigliata la prenotazione al link: Anche i divi sbagliano? o al numero verde delle Gallerie 800.578875.
Tutto il programma su www.observa.it e www.gallerieditalia.com