Ausilio Bertoli e "Un Mondo da Buttare" allo Spazio6 di Vicenza
Sabato 10 giugno alle ore 18 lo scrittore vicentino Ausilio Bertoli presenterà il suo ultimo libro "Un Mondo da Buttare", edito da "Italic & Pequod" con postfazione di Michele Monina nella galleria-atelier Spazio6 aperta da Attilio Pavin: un romanzo sul Veneto, sull'immigrazione e sulla società odierna. Ad arricchire l'appuntamento di presentazione ci sarà anche il duo artistico "Irebla", in un live appassionante e delicato al contempo. "Un Mondo da Buttare" presentazione del nuovo romanzo di Ausilio Bertoli sabato 10 giugno, ore 18 presenta l'incontro: Ilaria Rebecchi, Direttore Responsabile di Sgaialand Magazine - live on stage: "Irebla" - Galleria Spazio6 - Contrà San Pietro 6, Vicenza
TEMATICHE TRATTATE NEL ROMANZO. Ambientato nel Veneto, soprattutto a Padova e Vicenza, nelle Marche e in Lettonia, il romanzo si snoda in una storia sentimentale dove emergono i disvalori della società moderna, in particolare il mito dell'apparire e della bellezza imposta dalla moda, ma anche l'individualismo, il precariato nel lavoro e la strumentalizzazione del corpo femminile. A dare speranza sarà un risvolto positivo affidato al personaggio di una grintosa giornalista vicentina. Il Veneto, soprattutto le province di Vicenza e Padova terre di origine e di adozione di Ausilio Bertoli, sono al centro dell'odierno dramma esistenziale nel suo ultimo romanzo, in cui i personaggi originari di questo territorio entrano in rapporto diretto con la gente dell'Est, che si illude di trovare in Italia la terra promessa.
UN MONDO DA BUTTARE. Anche il protagonista Stefano Vitti è un immigrato (proviene dalle Marche) e a Padova lavora come creativo in un'agenzia pubblicitaria, disdegnando l'impiego nella farmacia di famiglia, mentre nel fine settimana si rifugia nella cascina ereditata dal padre, in mezzo ai campi di San Vito Vicentino, in cerca d'ispirazione. Ma lì è costretto a ricorrere alle cure preventive di un ansiolitico per attenuare i disagi provocati dai rumori eccessivi dei vicini. L'esistenza del giovane Stefano, tanto inquieto quanto appassionato del proprio lavoro, è scandita da continue conoscenze femminili: l'inquilina Barbara, ossessionata dal fondoschiena di Belen, la bella lettone Katrina, calamita per tutti i maschi, Sarah generosa studentessa di psichiatria e Dalia, grintosa giornalista giramondo, amante della concretezza. Tutte donne, queste, che lo attraggono fortemente per via di quella sua insaziabile ricerca di un affetto sincero e di sicurezze. È in quest'acqua stagnante che nuota la sua malcelata stanchezza di vivere, la propensione a sfuggire ai legami duraturi, mischiata a un desiderio impellente di valori alti, spirituali, spesso ignorati se non sbeffeggiati dai più nell'odierna "civiltà del fondoschiena", come Bertoli la definisce. Le giornate di Stefano, vissute in una città "palcoscenico e sistema di comunicazioni", si ispirano alla vita reale della nostra società in crisi: mito della bellezza, mal di vivere, sogni di successo, occupazioni precarie, trappole maschiliste, spettro della perdita del lavoro. Il risvolto finale, in terra lettone, fa però riflettere sul valore dei sentimenti genuini, disinteressati.
AUSILIO BERTOLI. Nato nel vicentino, ha studiato all'Università di Trento, all'Università di Venezia e all'Università di Urbino, dove si è laureato in Sociologia della comunicazione con il professore Enrico Mascilli Migliorini, che gli ha pubblicato la tesi nei "Quaderni di Sociologia della Comunicazione" (1976). È anche ricercatore sociale e pubblicista e vive tra Vicenza e Padova. L'italianista Elvio Guagnini ha scritto di lui: "Il linguaggio di Bertoli vuole essere aderente a una quotidianità dalla quale, talvolta, emergono reperti gergali, una piccola babele linguistica corrispondente alla condizione linguistica dei nuovi attori internazionali della scena provinciale" (v. Giostra mentale, Manni, 2001). È autore prolifico di racconti, romanzi e saggi, tra cui: Il veggente di Bovo, Chieti, Solfanelli, 1991 (prefazione di Rosanna Favilla); Amore per ipotesi, Udine, Campanotto Editore, 1994; Ricerche amorose, Udine, Campanotto Editore, 1998; Gente tagliata, Venezia, Edizioni del Leone, 1996 (postfazione di Paolo Ruffilli); Giostra mentale, Lecce, Manni Editori, 2001 (introduzione di Elvio Guagnini); I temi della comunicazione, Milano, Lupetti - Editori di Comunicazione, 2004; Il vizio della notte, Bologna, Giraldi, 2007[2]; La sirena dell'immortalità, Roma, Azimut, 2008; L'amore altro. Un'odissea nel Kosovo, Lecce, Besa, 2009 (commento di Anna Renda); Rosso Africa, Sesto San Giovanni (Milano), Mimesis Edizioni, 2011; L'istinto primo, Ancona, Italic Pequod, 2014; Un mondo da buttare, Ancona, Italic Pequod, 2017 (postfazione di Michele Monina)
LA PRESENTATRICE. Ilaria Rebecchi è una giornalista, ufficio stampa, copywriter, web editor, social media manager, critico cinematografico e musicale. Appassionata del mondo digitale e di innovazione, di musica, animali, piante, viaggi, vini e scherma. È il Direttore Responsabile di Sgaialand magazine. www.ilariarebecchi.it
LA LOCATION. Spazio6 nasce dall'esperienza di un gruppo di fotografi e appassionati delle arti visive che ha sentito il bisogno di costituirsi come luogo fisico, come polo di sperimentazione, formazione, produzione. Una galleria-laboratorio, dove l'accezione di laboratorio sta proprio nel definirsi artisti/artigiani, nel progettare, dibattere e costruire narrazione sull'arte. www.spazio6.org
COORDINAMENTO. Sgaialand Magazine è una testata giornalistica nata dall'evoluzione dell'omonimo blog e progetto ideato da Gaia Dall'Oglio. Con l'aiuto di un team tutto veneto formato da professioniste in ambiti diversi, Sgaialand Magazine racconta il Veneto che funziona, quello che appassiona, cresce ed emoziona, frizzante, curioso, impegnato ed eccellente: la Terra delle Meraviglie. www.sgaialand.it
IREBLA. Alberi e natura, poesia e ricerca interiore: questi gli ingredienti, che caratterizzano la musica degli "Irebla", duo vicentino composto da Silvia Cattelan (voce) e Enrico Tagliapietra (chitarra). Nel 2014 iniziano ad esibirsi reinterpretando in chiave acustica brani di autori italiani e internazionali come Mercedes Sosa, Duo Guardabarranco, Laquidara, Sergio Endrigo. "Innamorati della Vita" è il titolo del primo lavoro in studio: "Un invito a trovare in ogni momento le mille ragioni per amare questa pazza esistenza in maniera sempre nuova (innamórati) e di celebrazione per la bellezza e la gratuità di esistere e ritrovarsi (innamoràti)" https://goo.gl/txgdSR
INFORMAZIONI: Galleria Spazio6 - 0444.300042.