Conservatorio di Vicenza, concerto on line: Le Tombeau de Claude Debussy
Il Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo” dà appuntamento on line al proprio pubblico con un nuovo contributo nell’ambito della rassegna “Il Senso della Musica”: giovedì 8 aprile alle ore 17.00 verrà diffusa l’esecuzione dell’opera “Le Tombeau de Claude Debussy”, preceduta, come da consuetudine del cartellone, da una parte di approfondimento storico, artistico e musicologico della proposta musicale. In questo caso la parte di relazione vedrà un doppio intervento, uno dal titolo “Cantare il pianto. Note sul dolore della musica”, a cura del prof. Stefano Lorenzetti, e l’altro di spiegazione del pezzo “Homenaje pour Guitare” di Manuel de Falla, a cura del prof. Stefano Grondona, rispettivamente docenti di Storia della musica per didattica della musica e Chitarra presso il Conservatorio vicentino.
Il concerto verrà trasmesso on line sulla pagina www.facebook.com/
Il “tombeau” (termine francese traducibile con “sepolcro”) è una composizione strumentale, ma in alcuni casi anche vocale, diffusasi in Francia nel periodo barocco: era utilizzata dai musicisti per omaggiare i propri maestri o i poeti defunti. Il tombeau non risponde ad una forma musicale vera e propria, ma si riferisce, appunto, ad una funzione celebrativa, rappresentativa, di ricordo e di memoria, dove la musica diventa strumento per esprimere. Per la composizione e l’esecuzione di tali brani venivano impiegati strumenti come il clavicembalo (uno degli strumenti prediletti e quello sul quale Johann Jakob Froberger scrisse il primo lavoro di questa tipologia nel 1657), il liuto, la viola e la chitarra. È a questa tradizione che si richiama dunque “Le Tombeau de Claude Debussy”, un’opera collettiva commissionata nel 1920 ai musicisti di primo piano dell’epoca da Henry Prunières, direttore della Revue Musicale (rassegna musicale), imperniata per lo più sul pianoforte e comprendente dieci pezzi: sei per pianoforte solo, di Paul Dukas, Albert Roussel, Gian Francesco Malipiero, Eugène Goossens, Béla Bartók e Florent Schmitt, un pezzo per chitarra, di Manuel de Falla (un omaggio alla musica spagnola di Debussy, un grande giro al di fuori della Spagna nel mondo dell’Impressionismo), un pezzo per violino e violoncello, di Maurice Ravel, uno per voce e pianoforte di Erik Satie e una riduzione per pianoforte dalle Sinfonie di strumenti a fiato di Igor Stravinsky. Prunières intende l’opera come «un omaggio internazionale alla memoria di Debussy che sarà un vero e proprio “monumento” come quelli che i poeti del Rinascimento hanno innalzato agli artisti che avevano amato». La parte musicale dell’appuntamento è affidata ai seguenti esecutori: Andrea Matticchio, pianoforte, Enzo Ligresti, violino, Giorgio Fiori, violoncello, Nicholas Rocca, chitarra, e Hanna Kim, soprano.