Hello Folks: Concerti sotto la vigna
Meneghina lovers, daje sotto con la primavera che torna HELLO FOLKS. Siamo pronti a rispolverare il tappeto colorato e a riaccendere le lucine per ospitare otto live. I concerti tra folk, blues, chitarre, baci e birrette saranno
tutti i sabati fino all'8 giugno e un venerdì (leggete il programma). Il direttore artistico dell'ambaradan è sempre l'amico Silva Cantele aka Phill Reynolds.
Say hello to:
Sabato 27 aprile, ore 21
Dekker (Rue Royale)
post folk voyager (Usa)
Sabato 4 maggio, ore 21
THE BLUES AGAINST YOUTH
gritty blues one man band
Venerdì 10 maggio, ore 21
Gipsy Rufina
the godfather of italian one men bands
Sabato 18 maggio, ore 21
Ask The White
gentle psych folk duo
Sabato 25 maggio, ore 21
Conny Ochs
doom folk
Sabato 1 giugno, ore 21
Martti Mäkkelä
dusty punkish dark folk (finland)
Sabato 8 giugno, ore 21
William Poyer
welcome back welsh troubadour (England)
Ingresso libero
sabato dalle ore 21:00 alle 22:30
La Meneghina
Contra' Cavour, 18, 36100 Vicenza
Dal 1791 a Vicenza in Contra’ Cavour c’è un locale che ha respirato secoli di storie, incontri e racconti.
È “l’Antica Offelleria della Meneghina”, o più semplicemente “La Meneghina”.
Sotto il dominio austriaco di fine Settecento queste mura hanno ospitato le segrete adunanze dei patrioti: discussioni accese, arringhe, buon vino, sigarette, biscotti e dolcetti di pasta frolla.
Dopo il tramonto si trattenevano solo i più audaci, leggiamo in un’antica lettera:
"Tutto la discussione ci faceva dimenticare, senonchè il buon padrone vigilava per noi e quando sentiva suonare nel silenzio della strada, ancor lontano, il passo della ronda, fischiava il segnale convenuto e noi spegnevamo la luce, che in quelle ore era una complice pericolosa…".
Esiste ancora oggi la cantina - murata - a cui i patrioti cospiratori, durante l’assedio austriaco del 1848, accedevano mediante una botola nascosta dietro il bancone. Molti di loro, dopo il 10 giugno, giornata campale in cui la difesa vicentina non è riuscita a fermare l’attacco austriaco su Monte Berico, hanno dovuto lasciare la città. Lo stesso Garibaldi, da Roma, scrive righe di ammirazione e ringraziamento.
Sul finire dell’Ottocento, in un’atmosfera meno eroica e più tranquilla, alla Meneghina, si incontravano quotidianamente le più note personalità vicentine.
L’immobile e gli arredi originali sono stati considerati dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e Architettonici “un insostituibile documento di architettura, artigianato e storia che lega l’aspetto e la vita stessa della città e quindi, a questo titolo, assoggettati al vincolo di tutela monumentale”.
E’ l’unico locale della città a far parte dell’Associazione Culturale dei Locali Storici d' Italia, realtà che tutela e promuove i più antichi e prestigiosi locali, protagonisti e testimoni di pagine della storia italiana.