BASSANO, CHE RITMO! IN CENTRO STORICO E’ TEMPO DI DANCE RAIDS BOLERO.
Sarà una serata all’insegna del Bolero di Ravel, quella di mercoledì 15 luglio, con oltre una 70 di danzatori a performare tra vetrine di negozi in centro storico, per l’occasione trasformate in piccoli palcoscenici, e la Piazza, dove si riuniranno tutti alle 21 alle 22 e alle 23 in un’unica coreografia sulle note di Ravel.
Un appuntamento presente nel cartellone del festival, ma anche nel programma Bassano da scoprire - Bassano sotto le stelle, che tutti i mercoledì di luglio prevede l’apertura serale dei negozi e tante attività ad animare il centro storico. Progetto ormai tradizionale del festival, Dance Raids è un’esperienza di condivisione innovativa e insolita per riscoprire l’anima segreta dei centri storici, grazie a cui gli spazi pubblici diventano palcoscenico per giovani artisti della danza contemporanea, per portare questa forma artistica a un pubblico più vasto e per un contatto diretto anche con i più interessanti talenti della scena contemporanea. Protagonisti della serata saranno la rete di insegnanti di danza No-Limita-C-Tions - nelle coreografie di Chiara Frigo, Laura Boato, Tiziana Bolfe, Lucy Briaschi, Michela Negro, Barbara Todesco, Selenia Mocellin, Giovanna Garzotto, Giulia Vidale – e i danzatori dei progetti LIFT e MiniLift; cui si aggiungono quest’anno i protagonisti del progetto Dance for Health Italia/Progetto Parkinson. Protagonista in quest’edizione anche una delle più celebri composizioni per balletto: il Bolero di Ravel. Entrato nell’immaginario di un vastissimo pubblico grazie alla celebre coreografia di Maurice Béjart del 1961, la composizione, dal ritmo incalzante e ipnotico, fu in realtà commissionata al compositore spagnolo nel 1927 dalla danzatrice Ida Rubinstein, all’epoca in rottura con i Ballets Russes di Diaghilev, che chiese a Ravel una musica dal “carattere spagnolo”; e debuttò all’Opera di Parigi l’anno successivo, con immediato successo. Per il 15 luglio non ci sarà bisogno di un palcoscenico teatrale, però: vero palcoscenico sarà il centro storico, con le sue architetture, animate a loro volta dalle Architetture del corpo create dai danzatori, che creano così una relazione con le architetture urbane e soprattutto con il pubblico, negli spazi della quotidianità riletti in chiave artistica, per vederli finalmente con occhi nuovi e scoprendoli parte di un processo creativo.