Commedia in dialetto "L'avvocato delle cause perse"
di Mario Amendola e Bruno Corbucci
nella versione veneta di Antonio Stefani
Commedia in due atti
regia di Aldo (Alvin) Zordan
In un vecchio palazzo nel centro di Vicenza si trova lo studio di un modesto avvocato, disordinato e arruffone ma con un cuore d’oro. Vive la sua esistenza da scapolo sul filo dell’indigenza, affiancato dalla fedele governante, da anni pazzamente innamorata di lui, ma non corrisposta. La vita quotidiana è rivoluzionata dall’arrivo di una giovane, lontana parente dell’avvocato, che con la propria esuberanza e intraprendenza porta una nuova vitalità che cambierà la vita del protagonista nell’inevitabile happy end finale.