Bassano: concerto per il nuovo anno in streaming
Il Maestro Roberto Zarpellon dirigerà l’Orchestra da Camera “Lorenzo da Ponte” nel tradizionale CONCERTO PER IL NUOVO ANNO Verrà trasmesso il 6 gennaio su Rete Veneta e dal 7 gennaio sui canali social del Comune di Bassano
Il tradizionale Concerto per il nuovo anno, questa è la XXXVIII edizione, ci sarà anche in quest’anno così particolare. Come da disposizioni vigenti non sarà in presenza ma, sempre dalla Chiesa di San Francesco e con l’Orchestra Sinfonica Mitteleuropea “Lorenzo Da Ponte” diretta dal Maestro Roberto Zarpellon, verrà trasmesso il giorno dell’Epifania: mercoledì 6 gennaio alle ore 21,15 su Rete Veneta - canale 18 del digitale terrestre. Dal 7 gennaio sarà poi accessibile sui canali social del Comune di Bassano del Grappa.
Una decisione quella dell’Amministrazione Comunale bassanese, che ha voluto mantenere una tradizione ormai consolidata e inviare un messaggio di buon augurio con la grande musica, ambientata in un luogo simbolo della città.
Un grande avvenimento musicale con un programma d’eccezione e due autentici monumenti della musica di tutti i tempi: il Concerto per violino e orchestra di Petr Ilic Cajkovskij e la Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” di Antonin Dvorak.
Il primo è diventato in breve tempo una pietra miliare della grande musica romantica dove il grande genio russo riesce a scavare nel mistero della musica con una semplicità che ancora oggi continua a stupirci. Un volo di passione ed entusiasmo, una mezz’ora di musica che fa bene all’anima.
L’Allegro moderato iniziale è costruito in una forma di sonata abbastanza originale, caratterizzata dalle evoluzioni del violino che, entrando con una breve cadenza, propone un tema di entusiasmante freschezza; per poi esporre un nuovo soggetto infuocato, con stile operistico, frenetico nel ritmo, perfetto per aprire la strada all’elaborazione orchestrale successiva. Nel secondo movimento di spiccato intimismo, il solista s’inserisce con un tema “molto espressivo”, di suggestione quasi belcantistica, malinconico e allo stesso tempo lucente. Senza soluzione di continuità attacca il Finale Allegro vivacissimo dall’esordio che ha lo slancio d’una danza appassionata e vitale per chi ascolta.
Considerato anche fra le pagine di più straordinario virtuosismo che siano mai state scritte per violino dove, soprattutto nel primo e nell’ultimo tempo, al solista sono affidati “compiti veramente trascendentali”.
E sarà la giovane e talentuosa violinista Maristella Patuzzi protagonista del celebre concerto, con l’Orchestra Da Ponte e la direzione del Maestro Zarpellon. Cresciuta in una famiglia di musicisti, ha mostrato precoci doti musicali, registrando ad appena undici anni Tzigane di Ravel, per la Televisione svizzera e incidendo, a tredici anni, un disco dal vivo per la Sony. Vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, ha tenuto concerti in Europa, Russia, Asia, Stati Uniti, Africa, Canada, Australia e America Latina solo per citarne alcuni. A 17 anni ha ottenuto la maturità a Lugano e il diploma di violino con il massimo dei voti, lode e menzione speciale presso il Conservatorio di Milano. Nel 2009 ha ottenuto il Master presso l’Indiana University di Bloomington e nel 2011 il Master al Conservatorio della Svizzera italiana sempre con il massimo dei voti. Dal 2013 incide per Brilliant Classics, Decca e Dynamic. Nel 2019 la rivista musicale Amadeus le dedica intervista, CD e copertina del numero di agosto. Attualmente suona su un violino Michael Platner, Roma 1728. Il prestito di questo strumento rientra nell'attività del progetto "Adopt a Musician", una fra le iniziative ideate e gestite da MusicMasterpieces di Lugano.
La seconda parte del concerto vedrà l’esecuzione della Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” di Antonin Dvorak. E’ la sua ultima e più famosa, composta fra il 1892 e il 1893 a New York, largamente ispirata dalle melodie e dai canti popolari americani oltre che dalla tradizione musicale europea. Dall'incontro dì due civiltà è scaturita così una delle pagine sinfoniche più celebri e più sorprendenti dell'ultimo '800. Uno spirito fresco la pervade, ispirato dal contatto con la natura del grande continente, oltre che dall'incalzante modo di vita americano, che le infondono ricchezza di idee, di episodi, di temi, dì intrecci.
Fino al trascinante finale, l’Allegro con fuoco, che ricapitola i temi della Sinfonia, riproponendo il tema principale con la forza di una apoteosi che appare, nel suo sviluppo multiforme e nella duttilissima orchestrazione, come una perfetta sintesi delle componenti boeme, mitteleuropee e americane del linguaggio sinfonico di Dvorak.
L’ORCHESTRA MITTELEUROPEA “LORENZO DA PONTE” raggruppa alcuni fra i migliori musicisti dell’area Mitteleuropea, provenienti dal Concentus Musicus Wien, dai Wiener Philharmoniker, dal Teatro dell’Opera di Zurigo, dalla Filarmonica della Scala, dall’Orchestra Mozart, dalla Chamber Orchestra of Europe, dall’Orchestra Sinfonica di Budapest, Mahler Chamber Orchestra e da altre formazioni europee. Il gruppo, debutta nel 1985 in occasione dell’anno internazionale della musica al secondo Concerto di Capodanno di Bassano del Grappa, con il nome “Pro Arte Bassano”; successivamente muta la propria denominazione in Orchestra da Camera “Lorenzo Da Ponte”, geniale librettista la cui fama è indissolubilmente legata a quella di Wolfgang Amadeus Mozart. Eredi dello spirito di questa importante figura del teatro musicale, che tanto ha contribuito allo sviluppo della cultura e dell´opera italiana nel mondo, i componenti dell’orchestra si prefiggono di coltivare e proseguire il rapporto privilegiato tra la cultura e la musica italiana e l’Europa, attraverso esecuzioni al tempo stesso fedeli al modello originale e all’avanguardia nel panorama internazionale. L´Orchestra è specializzata nel repertorio barocco e classico, e si trova perfettamente a suo agio sia con strumenti originali che con strumenti moderni. Al progetto dell’Orchestra Lorenzo da Ponte hanno aderito solisti di fama internazionale come Thomas Christian, Bruno Canino, Viktoria Mullova, Alfred Mitterhofer, Bernard Naoki Hedenborg, Fabio Biondi, Salvatore Accardo, Alexander Janiczek, Alexander Lonquich, René Clemencic, Kristian Bezuidenhout, Alois Brandhofer. Molto successo ha riscosso una serie di concerti con la partecipazione straordinaria di Lino Toffolo (Pierino e il Lupo di S. Prokofiev; Le Ultime Lettere di W. A. Mozart). Collabora con Radio e TV di stato fra le quali RAI, RAI International, Deutschlandfunk ed in particolare con la Radiotelevisione Nazionale Austriaca ORF1, per la quale registra regolarmente concerti, alcuni dei quali trasmessi in diretta.
L'Orchestra da Camera “Lorenzo Da Ponte” sta affrontando l’esecuzione del ciclo delle sinfonie di Beethoven presso la Konzerthaus di Vienna, registrate e trasmesse dalla ORF1, prima orchestra italiana ad eseguire nella capitale austriaca le sinfonie di Beethoven con strumenti d’epoca.
Roberto Zarpellon inizia l’attività musicale in giovanissima età esibendosi come soprano solista nei “Pueri Cantores” di Treviso, in diverse tournèe in Europa. Successivamente, all’età di dodici soli anni, diventa organista accompagnatore del medesimo coro.
Studia Organo e Composizione Organistica al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia e si diploma al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma nel 1985. Dal 1983 frequenta l’Accademia di Musica e Arti Figurative di Vienna dove si laurea alla “Orgelkonzertfach” nel 1988 sotto la guida del prof. Alfred Mitterhofer. All'Accademia viennese - Universität für Musik und darstellende Kunst - frequenta altresì i corsi di Direzione d’Orchestra (con O. Suitner e U. Lajovic), Musica da Chiesa (Direzione di Coro con E. Ortner), Pianoforte e Clavicembalo; si dedica anche allo studio della musica antica e barocca perfezionandosi con vari docenti (M. Radulescu, H. Tachezi), ed entrando a contatto con diversi artisti fra i quali N. Harnoncourt. Con Sandor Végh, in qualità di assistente presso la Camerata del Mozarteum, termina la sua formazione a Salisburgo. Debutta come direttore al Wiener Festwochen nel 1987. Nel 1988 dirige al Mozarteum di Salisburgo ed al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Da allora ha diretto in tutta Italia e nel mondo interpretando, con molta familiarità, il repertorio antico, barocco e classico (eseguito con strumenti originali e secondo la pressi dell’epoca, oppure applicando il linguaggio barocco agli strumenti moderni, ambito in cui è riconosciuto uno dei pionieri) a quello romantico, lirico e contemporaneo.
Ha diretto opere da Monteverdi a Puccini e innumerevoli concerti sinfonici nei principali centri musicali fra i quali: Vienna (Konzerthaus), Salisburgo (Mozarteum), Berlino (Konzerthaus), Colonia (WDR e Kölner Philharmonie), Budapest, Schloß Esterhazy- Eisenstadt, Belgrado Philharmonie, Bonn (Festival Beethoven), Linz (Brucknerhaus-Festival A. Bruckner), per l’Ente Arena di Verona, Festival Puccini di Torre del Lago, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale “C. Abbado” di Ferrara, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Cappella Sistina, nonché negli Stati Uniti, Brasile e Giappone. Ha collaborato, fra gli altri, con Salvatore Accardo, Michele Campanella, Bruno Canino, Fabio Biondi, Thomas Christian, Geza Hosszu-Legocky, Alois Brandhofer, Hiro Kurosaki, Richard Joo, Thomas Quastoff, ed è membro del Thomas Christian Ensemble, con quale esegue le trascrizioni della scuola di A. Schönberg, esibendosi con musicisti prime parti dei Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker e Münchener Philharmoniker.
Autore di saggi, pubblicazioni (tra cui A. Kircher, “La musica degli Affetti”, con la prefazione di Umberto Eco) e trascrizioni ed è stato consulente per il Ministero dei Beni Culturali Italiano.
È membro consigliere della Commissione Cultura di Assindustria di Treviso.
E' docente di Orchestra presso il Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto.