B Motion Danza: nuovi spettacoli e incontri on line, il programma
Dal 19 al 22 agosto prende il via a Bassano B.Motion Danza, la sezione più contemporanea di Operaestate Festival, dedicata ai nuovi linguaggi della scena, con un programma di performance, attività di formazione, meeting internazionali nello spazio digitale, concentrato in pochi giorni. Obiettivo coinvolgere il pubblico nella diffusione della cultura della danza e delle arti performative contemporanee e per gli artisti a investigare le ecologie del presente, quello delle esperienze umane: come siano cambiate in tempi di distanziamento e come si siano trasformate attraverso la tecnologia.
19 agosto
La giornata inizia alle 9, quando ai Giardini Parolini, il pubblico in possesso della B.Class (40 euro in biglietteria) prenderanno parte alle classi condotte da artisti ospiti del festival, dal 19 al 22 ogni giorno un diverso coreografo, ogni giorno un coreografo diverso, (Fabio Novembrini e James Viveiros, Lois Alexander, Joseph Simon e Jesus Vega) per far danzare insieme, professionisti e non, il pubblico di B.Motion e iniziare le giornate all’insegna della Danza.
Dalle 10.45 ci si sposta invece nello spazio digitale per la versione online di B.Motion Danza: un programma – ospitato su Zoom – di pratiche fisiche con coreografi internazionali e conversazioni sul tema dell’engagement, indagato da varie prospettive, con ospiti da ogni parte del mondo. E al pomeriggio, spazio a interviste e contenuti originali sui canali social del festival. Per partecipare, iscrizione gratuita sul sito www.operaestate.it (sezione news).
Gli spettacoli prendono il via alle ore 12 nel foyer del Teatro al Castello “Tito Gobbi” con il dispositivo coreografico Miss Lala al Circo Fernando ideato da Chiara Frigo e che vede in scena Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater di Wuppertal di Pina Baush. La Maggipinto darà vita ad un dialogo danzato per 5 spettatori alla volta, della durata di circa 40 minuti, che diventa un incontro personale con l’artista, che proprio dalla sua esperienza di vita e lavoro con la Bausch, attingerà interloquendo con il pubblico tra frammenti, memorie, aneddoti, vacanze pugliesi, una replica a New York che non si può dimenticare, si recuperano momenti di danza e improvvisazioni che a suo tempo non vennero incluse negli spettacoli della Bausch, ma che Marigia porta incise nella mente e nel corpo. Per partecipare è necessario avere con sé uno smartphone che possa leggere QR code e cuffiette.
Alle 16 nel cortile della Scuola Vittorelli, in scena Archipelago dell’italiano Fabio Novembrini e del quebecchese James Viveiros, una collaborazione nata nell’ambito del programma Duo à trois voix, lo scambio di residenze tra il CSC di Bassano del Grappa e Circuit Est di Montréal. Un lavoro che guarda alla comunicazione in modo insolito, attraverso la manipolazione di oggetti naturali: piccoli sassi, che hanno colpito l’immaginazione degli artisti, alla ricerca della poesia in essi contenuta. Questo ha portato alla cre¬azione di una pratica artistica guidata dalla consapevolezza dell'importanza del dialogo e della diversità delle realtà sociali, ambientali e storiche; e, naturalmente, della fragi¬lità della condizione umana. Una proposta vivente, in cui i paesaggi umani siano creati e dissolti, facendo luce sulla relazione con gli altri.
A seguire un doppio appuntamento al Giardino Parolini: alle 17 con i collettivi The Field e The Walkers in A Garden in Italy, una creazione che nasce da un progetto di scambio digitale tra gli artisti e gli staff del CSC di Bassano e della svizzera Tanzhaus Zurich. Guidati dalla dance dramaturg Monica Gillette, i team hanno indagato il tema del wellbeing, il benessere, attraverso diverse pratiche di danza. Per ogni replica gli artisti cureranno uno spazio in cui le domande del pubblico possano fiorire in risposte danzate, di movimento. Un terreno fertile in cui le risposte possano generare conversazioni e le conversazioni possano portare un cambiamento. A Garden in Italy è un intervento coreogra¬fico che nasce dalla necessità di dare spazio e tempo a differenti risposte.
A fare da ispirazione, il dipinto Il giardino dell’Eden di Ja¬copo Bassano, opera legata alla storia di Bassano, proprio come lo è lo storico Giardino Parolini, in cui trova habitat perfetto questa pratica artistica
Alle 18 Sara Sguotti torna a guidare i Dance Well dancers in HOP, un viaggio attraverso il corpo, un corpo unico, dove il sentire comune rafforza il potere dell’essere solo ed isolato, uno spazio condiviso in cui nuovi eroi nascono. Nella vicinanza, l’energia della felicità generata dal movimento si rinnova come in un’onda. I corpi, inseri¬ti in un flusso compositivo continuo, creano un rituale di trasformazione: forme e figure appaiono e scompaiono magicamente e con segreta comunicazione. La coreografa Sara Sguotti ha lavorato, per questa nuova creazione la vivace comunità nata da Dance Well, pratica di danza contemporanea per persone con Parkinson e aperta a tutti. Il lavoro di creazione è proseguito anche durante il tempo dei teatri chiusi, mantenendo, grazie alla connessione nello spazio digitale, la relazione con tutti i danzatori coinvolti.
Chiude la prima giornata, alle 21 al Teatro Remondini, il primo dei lavori internazionali dalla selezione Aerowaves, il network europeo della danza contemporanea: Neptune di Lois Alexander. Classe 1991, Alexander si è formata alla prestigiosa Julliard School di New York, e lavora tra Berlino e Amsterdam; in Neptune, in collaborazione con la scenografa Nina Kay e la compositrice Shannon Sea, l’artista utilizza l’acqua, e la sua capacità di trasformarsi. Una semplice osservazione la guida: l’acqua ha tre stati - solido, liquido e gassoso – ed è sempre in trasformazio¬ne. Una trasformazione che viene portata anche in scena: circondata da blocchi di ghiaccio che si sciolgono lenta¬mente, l’artista esamina le strutture sociali che continuano a impattare negativamente sulle donne e sulle persone di colore, e riscrive la narrazione dal proprio punto di vista. Attraverso la danza, l’arte visiva e la musica, Neptune crea un universo che invita l’immaginazione a creare nuovi mo¬delli di vita. Dalle 9 del mattino al via anche le B.Class, classi di danza condotte dai coreografi ospiti del programma B.Motion, ogni giorno al Giardino Parolini, che dalle 14 accoglierà anche i partecipanti al programma Mini B.Motion, per bambini e bambine dagli 8 ai 13 anni.
20 agosto
Seconda giornata per B.Motion Danza – la sezione dedicata al contemporaneo di Operaestate Festival, che attraverso performance in prima nazionale, attività di formazione, meeting internazionali online, continua a sostenere artisti emergenti e a promuovere la cultura della danza e delle arti performative contemporanee.
Dalle 9 del mattino il Giardino Parolini continua ad ospitare le classi condotte dai coreografi ospiti, mentre dalle 10.45 torna l’appuntamento con la versione online di B.Motion Danza, oggi guidata dal tema engagement e conflitto con l’artista Mia Habib, un incontro sostenuto dalla Real Ambasciata di Norvegia in Italia. Nel pomeriggio, sui social del festival, interviste con gli artisti e una serie di incontri con alcuni bassanesi che raccontano la propria definizione di danza.
Gli spettacoli prendono il via alle ore 12 (e in replica alle 12.45, alle 13.30, alle 14.15 e alle 15) nel foyer del Teatro al Castello “T. Gobbi” con Miss Lala al Circo Fernando di Chiara Frigo e Marigia Maggipinto: un incontro personale con la storica interprete della compagnia del Tanztheater di Wuppertal, che attraversa la sua esperienza di lavoro e di vita con Pina Bausch. Per partecipare è necessario avere con sé uno smartphone che possa leggere QR code e cuffiette.
Alle 16 nel cortile della Scuola Vittorelli, in scena Archipelago dell’italiano Fabio Novembrini e del quebecchese James Viveiros, una performance poetica e intensa, fatta di immagini, suoni, e sassolini di fiume.
A seguire il doppio appuntamento al Giardino Parolini: alle 17 con i collettivi The Field e The Walkers in A Garden in Italy, dedicato al tema del wellbeing, il benessere, attraverso diverse pratiche di danza; e alle 18 Sara Sguotti torna a guidare i Dance Well dancers in HOP, un viaggio attraverso un corpo unico, uno spazio condiviso in cui nuovi eroi nascono.
Tra le novità della giornata, alle 16 e alle 18 al Museo Civico, uno spettacolo presentato a gruppi di spettatori, disposti in cerchio e distanziati, con tecnologie audiovisive in realtà virtuale del progetto Springback Ringside di Aerowaves: Ruins di Waddah Sinada e Rhys Dennis. In Ruins i due artisti aprono un dialogo sul mito della mascolinità all’interno della diaspora Pan-Africana. In scena, decostruiscono lo squilibrio di potere tra essere sè stessi e trovare un equilibrio tra conflittualità, vulnerabili¬tà e co-dipendenza; e proprio grazie a questo, riescono a guarire quelle ansie profonde che hanno imparato a na¬scondere così bene. Ruins è un lavoro multidisciplinare, una testimonianza del trauma di una generazione di uomini, ereditato dalle co¬munità marginalizzate, che ha come obiettivo quello di creare uno spazio in cui la figura dell’uomo afrodiscenden¬te sia visibile e rappresentata nella sua complessità.
Chiude la giornata, alle 21 al Teatro Remondini, un trittico di lavori firmati da coreografi italiani e internazionali. Si parte con La grazia del terribile di Stefania Tansini, che porta in scena un corpo che si modifica nel tempo, che passa dalla concretezza del presente a pulsioni fuori controllo, proiettato verso il desiderio, verso un altrove. Da un lato scultura in movimento che intensifica e dilata la durata del gesto naturale, creando infinite geometrie sulle quali però non si sofferma; dall'altro un organismo enigmatico che si contorce, si plasma, in balìa delle sue possibili me¬tamorfosi
A seguire Gli amanti di Adriano Bolognino con Rosaria Di Maro e Giorgia Longo (selezione Aerowaves 2021), che prendendo spunto dal calco de “gli amanti” - due corpi che si abbracciano – ritrovato a Pompei, indaga un gesto d’amore interrotto improvvi¬samente dalla forza prepotente della natura, custodito in eterno. Eterno come l’abbraccio in cui i due amanti sono rinchiusi, nascondendo così per sempre anche la propria identità. Quel che è certo, è che l’amore li tiene uniti da oltre 2.000 anni, lasciando all’immaginario degli spettatori il sogno di un amore assoluto che il coreografo invita a visitare con grazia, accompagnati da musica solenne e sobria.
Infine, in Chameleon, l’olandese Joseph Simon porta in scena una ricerca sui differenti linguaggi del movimento che ha acquisito nel proprio corpo. Alcuni di questi sono difficili da gestire, altri sono comuni e popolari, oppure imparentati tra di loro. A partire dalla domanda sulla possibilità di distinguere chia¬ramente tutti questi linguaggi, Simon guida il pubblico in un viaggio sorprendente, dinamico e movimentato. Un viaggio che nasce dalla storia personale del coreografo, cresciuto in Paesi differenti, esposto a culture diverse.
E proprio come per le numerose lingue straniere che ha imparato, anche per la danza ha imparato diversi stili: una conoscenza così vasta, cui ora da coreografo attinge per combinarli insieme e indagare le diverse sfumature di temi come l’identità personale e culturale.
Sabato 21 agosto
Terza giornata per B.Motion Danza – la sezione dedicata al contemporaneo di Operaestate Festival, che continua a sostenere artisti emergenti e promuovere la cultura della danza e delle arti performative contemporanee.
Come ogni giorno, si inizia al Giardino Parolini alle 9.00, con laclasse condotta dai coreografi ospiti del programma, in questo caso, da Joseph Simon, artista basato in Olanda, mentre su zoom dalle 10.45 torna l’appuntamento con la versione online di B.Motion Danza, oggi guidata dal tema engagement e resilienza con il dramaturg Tyrone Isaac-Stuart, insieme ad artisti ed esperti da ogni parte del mondo. Nel pomeriggio, sui social del festival, interviste con gli artisti e una serie di incontri con alcuni bassanesi che raccontano la propria definizione di danza.
Gli spettacoli prendono il via alle ore 12 (e in replica alle 12.45, alle 13.30, alle 14.15 e alle 15) nel foyer del Teatro al Castello “Tito Gobbi” con Miss Lala al Circo Fernando di Chiara Frigo e Marigia Maggipinto: un incontro personale con la storica interprete della compagnia del Tanztheater di Wuppertal, che attraversa la sua esperienza di lavoro e di vita con Pina Bausch. Per partecipare è necessario avere con sé uno smartphone che possa leggere QR code e cuffiette.
Alle 16 nel cortile della Scuola Vittorelli, in scena Archipelago dell’italiano Fabio Novembrini e del quebecchese James Viveiros, una performance poetica e intensa, fatta di immagini, suoni, e sassolini di fiume.
Alle 16 e alle 18 al Museo Civico torna la realtà virtuale di Springback Ringside con Ruins di Waddah Sinada e Rhys Dennis/Fubunation, un lavoro multidisciplinare che diventa testimonianza del trauma di una generazione e delle comunità marginalizzate dalla diaspora pan-africana.
A seguire il doppio appuntamento al Giardino Parolini: alle 17 con i collettivi The Field e The Walkers in A Garden in Italy, dedicato al tema del wellbeing, il benessere, attraverso diverse pratiche di danza; e alle 18 Sara Sguotti torna a guidare i Dance Well dancers in HOP, un viaggio attraverso un corpo unico, uno spazio condiviso in cui nuovi eroi nascono.
Tra le novità della giornata, alle 18.45 in Piazza Liberà (con ritrovo alla Chiesa di San Giovanni), uno spettacolo che unisce danza e nuove tecnologie: VIBES #3 di Masako Matsushita e Mugen Yahiro. Una Prima nazionale parte del progetto europeo VIBES, sostenuto da Creative Europe, per cui l’artista del movimento Masako Matsushita e Mugen Yahiro, compositore e artista del taiko (strumento a percussione originario dell’asia orientale), hanno creato una partitura coreografica che coinvolge i singoli partecipanti. Attraverso un dispositivo fornito all’arrivo, potranno trasformarsi in performer e vivere attraverso il movimento guidato, gli spazi della città. Il protocollo #3 di VIBES è un’esperienza coreografica che guida i partecipanti alla scoperta di differenti stati fisico-emotivi e ambienti sonori. Un viaggio che porterà i partecipanti a riconnettere mente e corpo, e ad espandere i sensi e la consapevolezza dello spazio e delle persone attorno a sé. La coreografia ha come obiettivo l'attivazione di un corpo percettivo, attraverso lo spazio urbano e suoni, movimenti e i materiali che si trovano nello stesso spazio.
Chiude la giornata, alle 21 al Teatro Remondini, UN/DRESS Moving Painting un altro lavoro di Masako Matsushita, qui interpretato dalla danzatrice Elena Sgarbossa. Lo spettacolo sostituisce "Panflutes and Paperwork" di Ingrid Berger Myhre e Lasse Passage, che a causa della pandemia, non sono arrivate in Italia.
UN/DRESS Moving Painting è un lavoro in metamorfosi dove la fusione tra corpo e tessuto dà vita a un dipinto in movimento: a partire dalla naturale modalità dell’atto di vestirsi e svestirsi, UN/DRESS mette in scena una costante trasformazione, indagando il ruolo del tessuto/oggetto femminile e del corpo. La Matsushita ha fatto un lavoro di trasmissione del lavoro con la Sgarbossa, durante una residenza artistica proprio a Bassano negli spazi del CSC.
A causa della ridotta capienza degli spazi, si consiglia la prenotazione.
Tutto il programma su: https://www.operaestate.it/it/festival/bmotion/danza