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Vicenza oro chiude col segno +: bene anche espositori stranieri

Chiude in postivo l'esposizione più nota al mondo di oro e gioielli: 30mila le presenze registrate, boom di operatori stranieri che salgono a un +6%

L’edizione 2014 di VICENZAORO Winter si chiude all’insegna della crescita. Il Salone dell’oro e dei gioielli più importante al mondo, organizzato da Fiera di Vicenza dal 18 al 23 gennaio 2014, per la prima volta sotto la Presidenza di Matteo Marzotto, ha registrato numeri decisamente positivi.

LA FIERA. Nei sei giorni di Manifestazione, i 9 padiglioni e i 26mila metri quadrati di superficie netta hanno accolto 1500 brand, sfiorando complessivamente le 30mila presenze. Un Evento che, mentre evidenzia la tenuta del mercato italiano, assume un profilo sempre più internazionale, con il decisivo aumento degli espositori esteri e l’ingresso di alcuni nuovi top brand. Crescono soprattutto gli operatori stranieri (in aumento buyer dall’Unione Europea, dalla Turchia, dai paesi di lingua russa, Medio Oriente e Golfo, Americhe e dall’Asia – Giappone, Hong Kong e Cina), che raggiungono quota 7.763, segnando un +6% rispetto alla passata edizione di Gennaio 2013. Anche il numero degli operatori italiani è in crescita (+1%), con un totale di 8.653. Da segnalare, inoltre, l’ingresso a VICENZAORO di ben 11 nuovi Paesi. Tutti segni positivi che si riflettono nella soddisfazione degli operatori per le concrete occasioni di business avviate e per il consistente numero di ordinativi raccolti in questi giorni.

SODDISFATTO MATTEO MARZOTTO. "Siamo molto contenti dei risultati di questa edizione di VICENZAORO Winter 2014», afferma Matteo Marzotto Presidente di Fiera di Vicenza. «Per riprendere il claim della Manifestazione – Ecosistema Italia. “The Future. Now.”  –  i dati ci confermano che le possibilità di cambiamento in positivo che riserva il futuro sono nel nostro presente e VICENZAORO ha rappresentato una grande e concreta opportunità per coglierle. Non è solo una questione di numeri: in questi giorni nei padiglioni della Fiera si è respirata un’aria di realistico ottimismo e di concreta fiducia. Operatori, pubblico e media hanno apprezzato la migliore espressione del “Well Done in Italy”".

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