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Industria: cresce la produzione, male l'occupazione

I dati del secondo trimestre 2011 confermano la crescita della produzione industriale, che sale del 6,2%. Ma gli investimenti non partono e l'occupazione cala dello 0,7%. Bene la plastica, male l'alimentare

Assindustria Vicenza misura la febbre dell'economia berica. Che, nel rapporto sul secondo trimestre 2011, sembra dare segni di guarigione. Non mancano però i punti oscuri di una crisi che sembra molto lontana dalla fine: l'occupazione continua a calare, e gli investimenti restano al palo.

La nota positiva è la produzione: cresce del 6,2% (era salita già del 4,7% nel trimestre precedente) e cresce la propensione all'export, tradizionale punto di forza dell'economia vicentina. Il mercato europeo segna un +5,1% (era salita del 4,3% nel precedente trimestre), mentre verso i paesi extra europei le vendite crescono del 4,3% (ma nel primo trimestre l'aumento era stato più netto, pari al 6,8%). In misura minore hanno il segno "più" anche le vendite verso il mercato italiano, con un +3,7% (era +2,9% lo scorso trimestre.

Non cresce, invece, l'occupazione: il numero di lavoratori cala dello 0,7%, la stessa percentuale di posti di lavoro persi si era registrata al primo trimestre dell'anno. E parlano di molta prudenza anche le previsioni di investimento. Confindustria rileva che solo il 28% delle aziende prevede incrementi del livello degli investimenti, mentre il 39% non ha in programma alcun investimento nel prossimo anno.

La produzione tira in quasi tutti i settori industriali, a partire dalle materie plastiche (+11%) e dalla meccanica (+9,3%). Va male invece il settore alimentare: la produzione industriale cala dell'1,1%. Stabile il settore orafo, ma le vendite nel mercato italiano si contraggono del 6,2% e quelle verso l'Europa del' 1%.

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