Amenduni, fuori la Valbruna da Confindustria Vicenza
Nei giorni scorsi la grande impresa siderurgica avrebbe inviato una lettera per la disdetta dell'iscrizione all'associazione. Dietro le quinte non un locale caso Marchionne ma dissidi interni
Non è un caso Marchionne in salsa vicentina, ma lo strappo tra la famiglia Amenduni, proprietaria delle Acciaierie Valbruna, e Confindustria Vicenza fa comunque scalpore.
A quanto si apprende, la direzione di una delle più importanti aziende italiane avrebbe inviato una lettera alla sede dell'associzione industriali per disdire l'iscrizione. Dietro lo strappo non ci sarebbero questioni industriali e sindacali come per la Fiat, bensì dissidi interni, in particolare con il presidente della Banca popolare Gianni Zonin e con il successore di Calearo, Roberto Zuccato. La conferma arriverebbe dal fatto che lo stesso atto con è stato compiuto a Bolzano, dove c'è la sede legale del gruppo.