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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Montante, Zonin, Banca Nuova, personaggi in divisa, servizi segreti: troppi silenzi

Il presidente della associazione soci delle popolari venete punta l’indice sulla inerzia dei politici e chiede alla magistratura di agire dopo l’inchiesta giornalistica di Report

«Ho già inviato una e-mail al Procuratore della Repubblica di Vicenza Antonino Cappelleri per sottoporre alla sua attenzione l’opportunità di acquisire il filmato della trasmissione di Report» andata in onda lunedì 12 novembre e dedicata alla vicenda delle connessioni tra Banca Nuova, la sua controllante BpVi e la galassia dei servizi segreti.

È quanto spiega il professore Enzo Guidotto, nella sua veste di presidente della Associazione soci banche popolari venete in una nota diramata oggi, giovedì 15.

IL MONITO

Guidotto, di natali siciliani ma trevigiano d’adozione, noto alle cronache anche per essere il presidente dell’Osservatorio veneto sul fenomeno mafioso, già consulente di spicco della commissione parlamentare Antimafia, nella sua nota lancia un fendente micidiale in cui il riferimento sta proprio alle rivelazioni andate in onda durante la trasmissione di Rai Tre. Guidotto fa i nomi dell’ex numero due di Confindustria Antonello Montante, dell’ex presidente della Banca popolare di Vicenza Gianni Zonin: «Montante, Zonin, Banca Nuova, personaggi in divisa, servizi segreti e intrallazzi vari... Mi par di notare un assordante silenzio in Veneto, e nel Vicentino in particolare, sulle vicende rivelate da testimoni apparsi bene informati durante l’ultima puntata di Report: doveva essere una trasmissione sul cosiddetto caso Montante, ma abbiamo scoperto che l’ex “apostolo dell’antimafia”, finito in galera per associazione a delinquere e corruzione assieme a 007 ed appartenenti a forze dell’ordine, anche di alto grado, e vari compari, aveva avuto rapporti con... responsabili della sede romana di Banca Nuova, gemmazione della vecchia Banca Popolare di Vicenza, ma, stando a quanto si è sentito, ‘pensata’ e creata dal servizio segreto militare diretto da Nicolò Pollari dal 2001 al 2006, poi parlamentare berlusconiano».

IL COLLABORATORE DEGLI 007

Ad ogni modo Guidotto nel distillare la sua analisi cita ampi brani di una intervista ad un collaboratore dei servizi segreti pubblicata sul portale dell’associazione Themis & Metis il 26 giugno 2018.

In quell’articolo firmato da Francesca Scoleri l’intervistato spara ad alzo zero proprio contro la BpVi: «Non ho difficoltà alcuna ad affermare che mi son occupato (in tempi non sospetti) della Banca Popolare di Vicenza, in particolare del Dott. Zonin. Personaggio indubbiamente potente e sempre ben informato. Quanto? Tanto. Il 18 marzo 2008 Elio Lannutti, presidente Adusbef, depositava, in procura a Vicenza, un esposto contro la Popolare di Vicenza. Il 20 marzo una copia dello stesso era già in bella evidenza sulla scrivania del dottor Zonin. Per quello che so io in tanti sapevano che la banca era decotta. Chi, però, è il quesito che andrebbe girato alle Autorità di controllo del tempo, Consob e Banca d’Italia in primis. Sempre che vigilassero e non facessero altro... mentre i “parco buoi” dei poveri risparmiatori rimanevano col cerino in mano. Come scrisse una volta l’esimio professor Victor Uckmar a Padoa Schioppa a proposito dei bond argentini, solitamente chi subisce danni son sempre i piccoli risparmiatori “i grandi vengono allertati per tempo”. Ma la voragine lasciata da Zonin ha radici lontane, molto, molto lontane che poco c’entrano con i fondi “fuori controllo” di cui parla lei. Personalmente penso che il vero brigantaggio mafioso, ancor più pericoloso di certe associazioni per delinquere, sia quello di questa mala-finanza d’alto livello, che sta ammorbando tutto il sistema finanziario mondiale non solo nazionale. I veri killer e Gangster più pericolosi in assoluto di cui non tutti parlano (o in Bankster come li chiama Lannutti, sono i... colletti bianchi, che delinquono impunemente in giacca, cravatta e guanti bianchi. Quelli son quasi sempre intoccabili e fan più danni delle lupare».

Guidotto nel proseguo della sua nota parla della segnalazione inviata ieri alla procura di Vicenza. Spiega che nella puntata di Report sarebbero stati evidenziati profili penalmente rilevanti. Nel sottolineare questa circostanza Guidotto precisa altresì che non è detto che la competenza su eventuali illeciti spetti per forza alla procura berica ma poiché l’ordinamento prevede l’obbligatorietà della azione penale per i reati perseguibili d’ufficio, sarà la magistratura vicentina, dà ad intendere sempre Guidotto, eventualmente ad instradare le dovute segnalazioni a chi di dovere.

IL J’ACCUSE ALLA POLITICA

La nota del professore però termina con una velata, anche se nella sostanza molto dura, considerazione nei confronti del silenzio che rispetto a questa vicenda avrebbe ammantato la classe politica veneta e italiana in genere.

«Non so se la Procura di Vicenza abbia la facoltà di intervenire sulla questione per via della competenza territoriale sull’accertamento dei possibili reati commessi dai responsabili della sede romana di Banca Nuova. I parlamentari hanno invece mano libera attraverso interrogazioni ai ministri competenti ed i sottosegretari possono appoggiare queste iniziative per i doverosi approfondimenti. Il proverbio “volere è potere” non è mai passato di moda».

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