rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Tribunale, dopo le pulizie ora è a rischio la carta igienica

Diventa sempre più enigmatico il futuro dell'appalto per il servizio d'igiene a Borgo Berga: le maestranze sono ancora senza paga mentre l'assetto interno alla ditta aggiudicataria somiglia sempre più «ad un roveto»

Uno scenario aziendale sempre più enigmatico. Gli stipendi che non arrivano da maggio nonostante le timide indiscrezioni in senso positivo dei giorni scorsi. Il sindacato Cub stamani si è «visto costretto» ad inviare l'ennesima nota scritta ai vertici del palazzo di giustizia per avere ragguagli sull'appalto per le pulizie del tribunale di Vicenza rispetto al quale anche la fornitura della carta igienica «sarebbe ora a rischio». È questa la vicenda «tra il kafkiano e il fantozziano, che sta togliendo il sonno» alle sette lavoratrici della Puliservice, la srl che si è aggiudicata la commessa a Borgo Berga.

Ormai la nebbia è sempre più fitta sul futuro della società che gestisce le pulizie al tribunale di Vicenza. Durante il week-end alcune delle sette lavoratrici della aggiudicataria, una ditta berica con base nel quartiere di San Pio X, hanno nuovamente manifestato le proprie preoccupazioni al sindacato Cub per gli stipendi non pagati. Quest'ultimo stamani, con il responsabile provinciale Maria Teresa Turetta, ha inviato una formale richiesta di accesso agli atti al presidente del tribunale Alberto Rizzo «per conoscere gli estremi della gara in forza della quale la stessa Puliservice si è aggiudicata l'appalto. Vogliamo capire se la ditta ai tempi della aggiudicazione avesse o meno i requisiti e se questi nel tempo siano venuti meno» fa sapere il sindacato. Per di più «i timidi segnali di un chiarimento per la vicenda degli arretrati che si erano materializzati alcuni giorni fa, nel fine settimana - attacca Turetta - sono venuti meno, mentre adesso le lavoratrici lamentano anche alcune difficoltà per l'approvvigionamento di alcune forniture tra cui la carta igienica».

LA COMPAGINE SOCIETARIA
Ma quale è l'assetto organizzativo dell'impresa che nasce nel 2008 con un atto notarile presso lo studio del dottore Enrico Mele di Vicenza? Stando agli archivi della Camera di commercio di Vicenza, la visura è aggiornata al 23 agosto, l'amministratore unico e legale rappresentante dell'impresa è Luigi Ricciardi, un 34enne pugliese nato a Cerignola nel Foggiano e residente a Vicenza in viale della Pace. La società ha sede in via Casermette 65, sempre nel quartiere di San Pio X, mentre il titolare della totalità delle quote risulta essere Daniele Flaminio, un 24enne nato in provincia di Vicenza e residente a Brendola.

ASPETTO SINGOLARE
C'è però un altro aspetto singolare che emerge compulsando i dati camerali. Anzitutto c'è la girandola di nomi che si avvicendano nei ruoli chiave dell'impresa: i soggetti che ricorrono oltre a quello di Luigi Ricciardi sono Emanuela Pischetola, già presidente del consiglio di amministrazione, Michele Ricciardi, già amministratore delegato e Pasquale Ricciardi, già consigliere delegato. E ancora, il 21 gennaio 2019 la Camera di commercio berica iscrive una pratica relativa a «trasferimento ed altre operazioni su quote di srl». In quella circostanza non viene menzionato il dettaglio delle operazioni e si rimanda ad una pratica ad hoc custodita nei registri camerali riferibile al protocollo 113914-2018 del 28 dicembre del 2018.

La stessa cosa avviene il 6 dicembre 2018 il tutto con una pratica agli atti registrata con protocollo 104895-2018, senza appunto che si conosca il dettaglio della operazione. C'è poi un'altra singolarità. Dal 31 maggio 2019 giace presso gli uffici di via Montale una pratica, la 57447-2019, che allo sportello, almeno per il momento, non è stato possibile acquisire perché la quest'ultima risulterebbe ancora «sospesa». Che cosa impedisca per tanti mesi la trascrizione di una ordinaria pratica, almeno sino ad oggi non è stato possibile saperlo.

LO SCENARIO
Così, per avere alcune spiegazioni in tal senso, per capire che cosa significhi tutto ciò e per capire quale sia lo stato di salute dell'impresa, chi scrive ha cercato di contattarne il legale rappresentante, ossia Luigi Ricciardi: una e-mail certificata inviata all'indirizzo pec della società non è stata nemmeno recapitata perché la casella del destinatario risulta «inibita alla ricezione». Altrettanto vano è stato il tentativo di contattare l'amministratore unico presso la sua abitazione di viale della Pace: i vicini fanno sapere che l'uomo «si sarebbe dileguato» e che «non si vede più».

Ancora, chi scrive ha provato anche nella sede aziendale di via Casermette, sede che si trova in un anonimo condominio di periferia peraltro (nel riquadro), ma non è stato possibile alcun contatto giacché il citofono squillava a vuoto. «La srl è come se non esistesse» dicono le lavoratrici. Frattanto le preoccupazioni delle addette aumentano. C'è chi teme che la ditta navighi in acque agitate e che gli stipendi, pregressi e futuri, siano a rischio. «A questo punto è bene che a palazzo di giustizia chi di dovere si muova e in fretta perché a Borgo Berga - rimarca Turetta - hanno tutti gli strumenti, anche investigativi, per capire che diavolo stia accadendo: anche in ragione del fatto che è ben poco dignitoso per la città che l'immagine degli uffici giudiziari sia lambita da una vicenda del genere. Ora non per fare piovere sul bagnato ma dalle ragazze ci giungono voci insistenti che anche alcune forniture come la carta igienica o quella per le salviette sarebbe a rischio. Ma è mai possibile che accada tutto ciò? Ma è mai possibile che noi dobbiamo avere a che fare con una ditta fantasma, ingaggiata per di più dalla pubblica amministrazione, il cui assetto interno sembra sempre di più un roveto?».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tribunale, dopo le pulizie ora è a rischio la carta igienica

VicenzaToday è in caricamento