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Economia

Terremoto in A e in B: 35 società coinvolte in "Fuorigioco", a Vicenza sequestri ai Cassingena e Masolo

Perquisizioni e sequestri da parte delle Fiamme gialle nei confronti di 64 persone tra cui massimi dirigenti, calciatori e procuratori di 35 squadre di calcio di serie A e B. L'ipotesi di reato è evasione fiscale e false fatturazioni. Coinvolti anche Sergio e Dario Cassingena e Massimo Masolo del Vicenza Calcio

Il mondo del calcio ancora nel mirino della giustizia, questa volta quella fiscale. Secondo quanto riferisce Il Sole 24 ore, la guardia di finanza sta compiendo perquisizioni e sequestri in un'operazione che coinvolge 64 persone, tra cui massimi dirigenti, calciatori e procuratori di squadre di calcio di serie A e B. L'ipotesi di reato, nell'operazione Fuorigioco, è evasione fiscale e false fatturazioni. Coinvolti nei sequestri anche gli ex presidenti Sergio Cassingena, e il figlio Dario, dirigente, e Massimo Masolo.

I militari, su ordine dei pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, in particolare si entrati martedì mattina, alle 8.30, in Casa Milan. Il quotidiano riferisce che "tra le decine di indagati nell'indagine della procura di Napoli, che ha portato al sequestro di beni per circa 12 milioni, ci sarebbero l'Ad del Milan Adriano Galliani, il numero uno della società partenopea Aurelio De Laurentis, il presidente della Lazio Claudio Lotito, l'ex presidente e ad della Juventus Jean Claude Blanc. Tra i calciatori, indagati anche l’ex attaccante del Napoli Lavezzi e l'ex Giocatore Crespo. Coinvolti, infine, diversi procuratori, tra cui Alessandro Moggi". 

I NOMI 

Il sequestro è stato disposto, per importi di alcune migliaia di euro ciascuno, nei confronti di otto procuratori sportivi: Alessandro Moggi, Marco Sommella, Vincenzo Leonardi, Riccardo Calleri, Umberto Calaiò, Adrian Leonardo Rodriguez, Fernand Osvaldo Hidalgo, Inev Alejandro Mazzoni, Edoardo Luis Rossetto.

Trentasette dirigenti societari: Antonio e Luca Percassi, Claudio Garzelli, Giorgio Perinetti, Luigi Corioni, Gianluca Nani, Sergio Gasparin, Pietro Lo Monaco, Igor Campedelli, Maurizio Zamparini, Rino Foschi, Daniele Sebastiani, Andrea Della Valle, Pantaleo Corvino, Alessandro Zarbano, Enrico Preziosi, Luciano Cafaro, Jean Claude Blanc, Alessio Secco, Claudio Lotito, Marco Moschini, Renato Cipollini, Aldo Spinelli, Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Pietro Leonardi, Pasquale Foti, Edoardo Garrone, Umberto Marino, Massimo Mezzaroma, Roberto Zanzi, Giovanni Lombardi Stronati, Francesco Zanotti, Sergio Cassingena, Dario Cassingena, Massimo Masolo. E diciassette calciatori: Gustavo Gerrman Denis, Juan Ferbando Quintero Paniaugua, Adrian Mutu, Ciro Immobile, Matteo Paro, Hernan Crespo, Pasquale Foggia, Antonio Nocerino, Marek Jankoulovsky, Cristian Gabriel Chavez, Ignacio Fideleff, Ivan Ezequiel Lavezzi, Gabriel Paletta, Emanuele Calaiò, Cristian Molinaro, Pabon Rios, Diego Miliyo   

I magistrati indagano sull'esistenza "di un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte, posto in essere da 35 società calcistiche di serie A e B nonché da oltre un centinaio di persone fisiche, tra calciatori e loro procuratori. In particolare, il meccanismo fraudolento architettato per sottrarre materia imponibile alle casse dello Stato italiano è stato adottato nel contesto delle operazioni commerciali sulla compravendita di calciatori. In particolare, i sequestri riguardano «somme di denaro esistenti e disponibili» sui conti correnti di 58 indagati; le perquisizioni sono a carico di 33 tra calciatori e agenti. L'inchiesta coinvolge complessivamente 101 soggetti e 35 società di calcio professionistiche militanti nei campionati di serie A e B per le ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. L'indagine ha comportato acquisizioni di documenti in Federcalcio e nei confronti di 41 società di serie A, B e Lega Pro".
 

Aggiornamento delle 18

Secondo quanto trapelato dale indagini , l'ex presidente e attuale patron Sergio Cassingena, il figlio Dario Cassingena e l'ex presidente Massimo Masolo sarebbero stati coinvolti nelle indagini per della resunte irregolarita nel trasferimento del giocatore Matteo Paro  dal Genoa (estate 2010) . Per la stessa operazione di mercato sarebbero finiti nel mirino degli investigatori il procuratore el giocatore Alessandro Moggi e due dirigenti del club ligure. 

Il Vicenza calcio con un counicato ha, però, voluto chiarire la sua posizione e cancellare ogni dubbio sulle presunte irregolarità. Scrive la società di via Schio: "In relazione ai provvedimenti notificati in data odierna da parte della Guardia di Finanza e a cui ampio rilievo si è dato negli organi di stampa quanto all’ipotesi di evasione fiscale, Vicenza Calcio Spa evidenzia che le fatture del procuratore sportivo Alessandro Moggi si riferiscono ad attività di intermediazione del tutto lecita disciplinata dal regolamento agenti nell’ambito del trasferimento del calciatore Matteo Paro. Esse derivano dall’emissione di due fatture da parte dell’agente per complessivo importo iva di euro 4.100. Si precisa altresì che nessun provvedimento disciplinare o di qualsivoglia altra natura potrà derivare nei confronti della società."

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