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Economia Recoaro Terme

Terme di Recoaro, Rifondazione chiede le dimissioni di Abalti

Ezzelini Storti del Prc chiede alla Regione di revocare l'incarico di amministratore unico ad Arrigo Abalti. "Non ha fatto nulla per sanare il deficit e rilanciare le terme in crisi nera"

Aternativa Democratica, lista di Rifondazione Comunista a Recoaro Terme, chiede la testa di Arrigo Abalti (foto), consigliere regionale del Pdl e amministratore unico, di nomina regionale, del complesso termale delle Fonti Centrali. "Le Fonti Centrali e la prospettiva turistica di Recoaro Terme vivono una crisi nera, una condizione disastrosa: dobbiamo avere il coraggio e la forza di dirlo - scrive il consigliere comunale e segretario provinciale del Prc Giuliano Ezzelini Storti in un ordine del giorno - Il momento non è inopportuno, oggi più che mai dobbiamo dare un segnale forte all’esterno del paese che la comprensione della situazione è chiara e che, chi amministra, è disponibile a scommettere su un futuro migliore".

Le terme recoaresi sono in crisi da tempo. Gli ultimi episodi denunciati da Storti sono una frana non messa in sicurezza da mesi, il bar delle Fonti Centrali chiuso e non dato in gestione a nessuno, il forte indebitamento della società e, per finire, l'abolizione dei tradizionali concerti di fisarmonica sostituiti da Abalti da un raduno metal, "senza consultare Recoaro e verificarne la fattibilità".

Sotto accusa anche la Regione Veneto, proprietaria della società di gestione, che non avrebbe investito 16 miliardi di vecchie lire, come prescritto dall'accordo del 1997 con cui il Ministero del Tesoro cedeva la società all'ente regionale.

La soluzione proposta è il cambio di vertice: "Chiedere alla Regione Veneto di revocare immediatamente l’incarico all’amministratore unico delle Fonti Centrali Arrigo Abalti per la responsabilità di non aver fatto nulla per sanare il deficit strutturale e chiede inoltre nella scelta futura di un sostituto, di un nuovo gestore, di essere coinvolto".

La replica del Comune: "La situazione odierna tuttavia è estremamente difficile per la grave congiuntura economica del Paese. Il dialogo con la Regione Veneto è assiduo e costante e la Regione stessa si sta muovendo per risolvere il problema delle Fonti Centrali nel rispetto delle normative vigenti. Speriamo molto in una possibilità di investimenti sia per il rilancio delle Terme, sia per sanare il patrimonio deteriorato anche dall'alluvione di Novembre quando è crollata un'intera palazzina. Sicuramente c'è da porre immediato rimedio alla situazione della storica Villa Tonello, simbolo di Recoaro Terme, il cui tetto è pericolante".

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