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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Mense scuole primarie nel capoluogo, la Cub: «Torni a gestirle il Comune»

Il Tar revoca «a Serenissima Ristorazione» l'appalto della refezione alle elementari statali della città del Palladio. Il sindacato di base saluta con favore e attacca palazzo Trissino: «Pochi controlli, ha subito supinamente»

«Il Tar del Veneto ha revocato l'appalto alla società Serenissima Ristorazione», anche nota come Sr, che si era aggiudicata dal Comune di Vicenza «l'appalto per la fornitura dei pasti alle scuole statali di Vicenza fissando il costo a 0,99 centesimi. Per i giudici una cifra così bassa può certamente costituire di per sè ulteriore indice di insostenibilità della offerta, a fronte del quale occorre pertanto un accertamento particolarmente serio e rigoroso da parte della stazione appaltante sull’attendibilità delle giustificazioni rese dalla concorrente». Sono queste le parole usate dalla segreteria provinciale del sindacato Cub in una nota diramata oggi 3 novembre. Il dispaccio, firmato dal segretario provinciale Maria Teresa Turetta usa toni molto perentori tanto da spingersi a domandare se gli standard qualitativi possano essere considerati minimamente sufficienti: «Le gare al massimo ribasso vanno abolite. Per mille e un motivo l'internalizzazione dei servizi pubblici appaltati ai privati riveste carattere di urgenza. Cosa mangiano i bambini delle mense scolastiche vicentine? La domanda è lecita, visto il costo di 0,99 centesimi a pasto offerto dalla Serenissima Ristorazione».

Il sindacato Cub torna così alla carica cavalcando un suo tradizionale cavallo di battaglia che è quello della gestione in proprio dei servizi offerti dall'amministrazione pubblica. Ma c'è di più. Turetta lancia anche una bordata al Comune di Vicenza, accusandolo di essere stato poco vigile nei confronti della procedura relativa al bando inizialmente vinto da Sr: procedura che è stata messa in discussione non da palazzo Trissino bensì dall'intervento di un giudice. «Un ribasso eccessivo nell'offerta di gara non ha insospettito il Comune di Vicenza che supinamente obbedisce alle regole di mercato e degli appalti al massimo ribasso... Al Comune di Vicenza ne esiste una delle poche che ancora resistono alla privatizzazione ma fornisce pasti di qualità solo ai bimbi e alle lavoratrici dei nidi e scuole comunali. I pasti delle mense scolastiche statali vicentine sono fornite da Serenissima ristorazione fino ad oggi, giorno in cui il Tar ha stabilito diversamente». Poi un'altra bordata agli uffici di palazzo Trissino: «Il Comune di Vicenza ne esce comunque massacrato: possibile che nessuno abbia valutato l'incongruità dell'eccessivo ribasso del costo-pasto in sede di gara?».

Ad ogni modo quella di oggi non è l'unica presa di posizione della Cub in queste ore. Ieri la sigla autonoma con un dispaccio di poche righe ha spiegato che aderirà all'iniziativa promossa dal coordinamento lavoratori Alto vicentino «Voci operaie» e partecipando al presidio «di martedì 5 novembre alle ore 10 davanti al Tribunale di Vicenza in occasione della prima udienza promossa contro la Smev di Bassano del Grappa dai familiari dell'operaio Mariano Bianchin, deceduto a seguito di un grave infortunio sul lavoro. Sono oltre seicento i morti sul lavoro dall'inizio dell'anno in Italia e mediamente si contano un milione di infortuni: un bollettino di guerra - scrive Turetta - una mattanza quotidiana che non conosce soste. Le chiamano le stragi nell’indifferenza, morti che occupano le notizie di cronaca che spesso vengono dipinte come tragiche fatalità. Le morti sul lavoro non sono mai delle fatalità ma celano sempre delle responsabilità ben precise che spesso rimangono impunite».

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