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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Thiene

Thiene, oltre 500 lavoratori sulle strade per l'articolo 18

"Ogni giorno che passa c'è una ragione in più per dissentire dalle scelte del governo - ha detto Bergamin - Argomenti nuovi si sommano a cose vecchie, ma i temi che più ci preoccupano sono la buona occupazione e la crescita"

Circa 500 lavoratori dell’area industriale di Thiene, Schio, Chiuppano e Marano vicentino, hanno fatto sentire la loro voce stamani, nel corso della manifestazione contro la riforma del mercato del lavoro voluta dal governo Monti. Il corteo, partito dal parcheggio del centro commerciale Carrefour di Thiene, ha sfilato sino alla rotatoria che conduce al casello autostradale, bloccando di fatto la circolazione di auto e mezzi pesanti. Allo sciopero, indetto dalla CGIL di Vicenza, hanno aderito anche UIL, CUB, COBAS e USB.

Thiene, manifestazione per il lavoro (foto Cgil)

“Ogni giorno che passa c’è una ragione in più per dissentire dalle scelte del governo – ha affermato la segretaria generale della CGIL berica Marina Bergamin -. Argomenti nuovi si sommano a cose vecchie, ma i temi che più ci preoccupano sono la buona occupazione e la crescita. Siamo qui per chiedere politiche diverse che impediscano di avvitarci nella crisi e che, purtroppo, continuiamo a non vedere. I dati sulla cassa integrazione del mese di marzo a Vicenza parlano chiaro. L’INPS vicentina ha concesso 274.730 ore di cassa integrazione ordinaria, 346.746 ore per quella straordinaria, 220.689 ore per quella in deroga, per un totale di 842.165 ore”. DOMANI SCIOPERO ALLA VALENTINO DI VALDAGNO

Sulla spinosa questione degli esodati, che interessa anche Vicenza, Bergamin chiosa: “La ricollocazione di queste persone è complicata. Si tratta di gente che non lavora più da molti mesi e la soluzione di farla tornare al lavoro, come ha ipotizzato il ministro Fornero nella lettera che ha inviato ai sindacati la settimana scorsa, è alquanto bizzarra. Bisogna, piuttosto, trovare le risorse per consentire agli oltre 65mila esodati di proseguire nel cammino che era stato concordato non per colpa loro, ma perché espulsi dalle aziende. Credo che a tal proposito anche Confindustria abbia qualcosa da dire”.

Michele Gregolin, segretario della FIOM CGIL dell’alto vicentino, aggiunge: “I lavoratori stanno incontrando forti difficoltà. La riforma non fa che accrescere il senso di incertezza. La disoccupazione e la cassa integrazione stanno aumentando, il nodo della precarietà non è stato sciolto perché non sono state abolite molte forme di lavoro precario. L’articolo 18, invece, dovrebbe rimanere così com’è. Non è modificandolo che si aumentano i posti di lavoro”.

La mobilitazione della CGIL vicentina continuerà. Il prossimo appuntamento è a Bassano del Grappa per venerdì 27 aprile 2012. Il concentramento si terrà in Viale delle Fosse alle ore 9.

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