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Economia Schio

Rivendicazioni in Ava: è sciopero

Il prefetto di Vicenza dice no alla precettazione dei dipendenti chiesta dall'azienda che ora deve fronteggiare una astensione dal lavoro programmata da tempo a causa di alcune doglianze specifiche che secondo il sindacato Usb non sarebbero mai state ascoltate

Il prefetto di Vicenza Pietro Signoriello ha ribadito la legittimità dello sciopero della raccolta rifiuti previsto per oggi 21 giugno e per domani in Ava. Uno sciopero «indetto a norma di legge dalla nostra sigla che nessuno può impedire o limitare. L'azienda ha preso atto a malincuore di questa circostanza pur insistendo sul fatto che l'astensione avrebbe causato seri problemi soprattutto nel comune di Schio». È questo l'incipit di una breve nota diffusa ieri da Claudio Germano Raniero, segretario veneto di Usb, il sindacato di base che lamentando condizioni di lavoro al limite della tollerabilità e paghe non adeguate aveva da tempo proclamato lo stato di agitazione in Ava, ossia l'azienda intercomunale scledense che in tutto il comprensorio del Leogra gestisce il ciclo dei rifiuti.
 
«Appurato come doveva essere che lo sciopero è legittimo - precisa Raniero - come Usb abbiamo ribadito che ora pretendiamo risposte concrete in relazione alle doglianze espresse in passato. Sappiamo che nessuno si diverte a scioperare: ma la misura è colma.  La risposta aziendale è stata  generica. E si è limitata alla promessa di un incontro interlocutorio  tra azienda e tutti i sindacati, Usb compresa».

La nota di Raniero si conclude con un messaggioindirizzato ai vertici aziendali, alle altre sigle sindacali, da tempo più morbide con la società, e ai sindaci del circondario, che poi sono gli azionisti pro-tempore di Ava - Alto vicentino ambiente: «Cara azienda, cari sindacati e cari sindaci, se non volete altre agitazioni fatevi sentire subito».

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