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Economia

Sciopero delle pulizie negli ospedali il 30 a Vicenza ed il 31 a Bassano

La protesta è stata decisa dopo l'esito negativo degli incontri tra i sindacati e ditte Coopservice scpa e Manutencoop Facility Management, che hanno deciso il licenziamento di 77 lavoratori

Sciopero delle pulizie negli ospedali di Vicenza e Bassano per protestare contro il licenziamento di 77 lavoratori. Lo ha deciso la Filcam Cgil, per il 30 ottobre a Vicenza, il 31 nel distretto bassanese. Questo il comunicato:

Il giorno venerdì 12.10.2012 alle ore 10:00 presso la Prefettura di Vicenza abbiamo incontrato le ditte Coopservice scpa e Manutencoop Facility Management per la procedura di raffreddamento a seguito della dichiarazione da parte delle scriventi dello stato di agitazione dei dipendenti delle ditte in appalto nel settore pulimento dell’ Ulss n. 6 Ospedale di Vicenza e all’Ulss n. 3 ospedali di Bassano, Asiago e relativi distretti sanitari.

L'iniziativa era stata causata dalla comunicazione da parte della ditta Coopservice scpa di avviare una procedura di licenziamento collettivo di 26 Lavoratrici e Lavoratori presso l’Ospedale di Vicenza e di 51 presso l’Ulss 3, nonché, per quanto riguarda l’Ulss 6, al rifiuto di Manutencoop di ridiscutere in merito alla possibilità di valutare il cambio di appalto avvenuto in data 1.10.2012 e la spartizione concordata tra le due ditte nel suo complesso affinché i licenziamenti non abbiano esito.

Nel corso dell’incontro alla quale erano presenti anche il responsabile dell’ULSS 3 e 6, è emerso che da parte dell’ULSS è stato dichiarato che i tagli previsti da Coopservice non hanno nulla a che fare con la spending review o con il patto di stabilità non applicato dall’ULSS nell’appalto; inoltre, le superfici da pulire non sono modificate e i servizi richiesti analoghi o in qualche caso incrementati; ne consegue che i tagli proposti possano essere unicamente conseguenza del ribasso fatto in fase di gara dall’ATI con un taglio del 28,5% dei costi complessivamente nella provincia di Vicenza e da una riorganizzazione per allineare i costi da parte di Coopservice. L’Ulss inoltre ha affermato che sarebbe pendente un ricorso da parte di altra ditta per offerta anomala in quanto quella dell’ATI sarebbe ritenuta troppo bassa.

Ci risulta viceversa che la spending review sia stata recepita per prima nel territorio nazionale dalla regione Veneto, attraverso una circolare del Segretario Generale alla sanità della Regione Veneto Domenico Mantoan già dal 10 agosto 2012 con precise indicazioni ai direttori generali delle Ulss, su come e dove tagliare negli appalti del pulimento e della ristorazione collettiva, sia per ciò che riguarda i degenti che per i lavoratori del settore. Come Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti siamo stati ascoltati dal presidente del consiglio regionale e da alcuni capigruppo il 19 settembre 2012 a seguito delle manifestazione svoltesi in tutte le province del Veneto contro i tagli della spending review e abbiamo presentato unitariamente le nostre posizioni, abbiamo successivamente appreso che la regione avrebbe creato un coordinamento di tecnici coordinati da Mantoan, il quale ha inviato alle Ulss un documento che entrava nel merito solo delle somme destinate al recupero nelle pulizie e nella ristorazione. Abbiamo informato anche i prefetti nelle varie province.

In tutto il Veneto abbiamo incontrato aziende che operano per informare sui tagli prospettati e tentare una riorganizzazione dei servizi ma nel contempo ci prospettano il conto in termini di licenziamenti: non solo il taglio del 5% rispetto al fatturato, tagli che aumentano ad oltre il 20% se i prezzi superano di oltre il 20% quelli determinati dall' AVCP (autorità di vigilanza contratti pubblici). Alcune imprese, per tentare di "garantirsi" il rinnovo dei contratti in essere, in primavera, hanno accettato tagli del 25%, ma anche superiori come a Vicenza che hanno inciso sicuramente sul loro fatturato ma anche sui servizi, programmando tagli delle ore alle prestazioni delle lavoratrici. Lo stato della situazione rilevata ad oggi ci consegna il seguente quadro: Serenissima Ristorazione, presente in quasi tutte le Ulss, che ha un centro di cottura di Boara Pisani da poco inaugurato, ha chiesto la mobilità per quasi 300 lavoratori/trici. Certo, riguardano anche altre regioni ma la maggior parte sono in Veneto ed alcune nella refezione scolastica, alcuni servizi precedentemente svolti in appalto sono stati internalizzati e vengono effettuati dagli Operatori socio-sanitari.

Nel pulimento le prestazioni di altissimo, alto e medio rischio non sarebbero state toccate ma tutte le altre si con prestazioni decurtate del 50% contravvenendo, nei fatti, al fattore qualità con il quale si era vinta la gara d'appalto e penalizzando la sicurezza per i lavoratori e gli utenti. Coopservice ha presentato 77 esuberi complessivamente a Vicenza Bassano e Asiago, 46 a Belluno e Feltre, 21 in Ulss 13; La Markas, nell’azienda ospedaliera di Verona 40, alcune imprese che perdono l'appalto il 31 dicembre 2012 si sono rifiutate di aderire ai tagli. In alcune Ulss o i direttori sono riusciti a tagliare in altre parti, vedi finanza di progetto, o con risparmi che non ci sono conosciuti, vedi Ulss di Santorso, del trevigiano o di Venezia. Riteniamo inaccettabile questo processo tortuoso nella quale non avrebbero responsabilità Il Governo, la Regione, chi ha aggiudicato la gara, il TAR che giudica solo sull’offerta economicamente più vantaggiosa, non avrebbero responsabilità le Ulss e nemmeno le aziende che si sono aggiudicate la gara presentando tali progetti.

Gli unici responsabili forse sono le Lavoratrici che ora sono oggetto dei una procedura di licenziamento collettivo, ma in quale mondo viviamo, è insopportabile che si pensi solo a spendere meno, che si continui ad aggravare il personale di carichi di lavoro impossibili e si taglino continuamente ore al personale e ora anche il personale stesso; ma quale qualità di servizio si vuole offrire, gli spazi da pulire e sanificare sono sempre gli stessi. inoltre la ricaduta sui cittadini, che usufruiscono dei servizi sanitari, sarà più esposta a rischi perché si colpisce la pulizia e la sanificazione di ospedali, sale operatorie, sale parto, ambulatori, non dimentichiamo che chi si rivolge all’ospedale non ci va per fare le ferie, ma per un bisogno primario alla salute o per trovare un ammalato e che in quella fase di vita ha diritto di trovare una qualità del servizio e di assistenza secondo i canoni di una società civile e di un diverso modello sociale rispetto a quello che si sta generando.

Visto l’esito negativo della procedura di raffreddamento e quanto emerso negli incontri svolti abbiamo indetto lo sciopero nelle giornate del 30.10.2012 presso l’Ospedale di Vicenza e il giorno 31.10.2012 presso l’Ospedale di Bassano e Asiago e nei distretti sanitari, giornate nelle quali si svolgeranno Presidi dalle ore 9:00 alle 12:00 e alla quale tutti i cittadini che chiedono il mantenimento di una qualità del servizio ospedaliero e che non accettano tagli ai servizi dell’ammalato e alla cittadinanza sono invitati a partecipare.

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