Abb Marostica, sciopero ad oltranza: "Perchè l'azienda rifiuta l'invito al tavolo?"
La Multinazionale ha declinato l'invito a partecipare all'incontro regionale, cosa inaccettabile per i sindacati che hanno proclamato lo stato di agitazione
Martedì sera, all'esterno dello stabilimento di Marostica, si sono presentati alcuni esponenti politici tra cui il capogruppo Pd in Consiglio regionale del Veneto Giacomo Possamai e la segretaria provinciale del Pd Chiara Luisetto.
L'appello generale è: "La politica e il governo si prendano le loro responsabilità così come Confindustria intervenga!"
A seguito dell’incontro del Ministero dello Sviluppo Economico tenutosi giovedì nel quale le Organizzazioni sindacali hanno ulteriormente constatato che l’Abb non ha valide motivazioni per rigettare la manifestazione di interesse, si sarebbe dovuto tenere domani un ulteriore incontro in sede regionale su invito del Mise stesso.
"La multinazionale svizzero-svedese per il tramite del suo responsabile alle relazioni istituzionali Federico Valtolina - spiegano i sindacati - risponde, con arroganza e mancanza di rispetto per le istituzioni del nostro Paese, che non si presenteranno adducendo giustificazioni che appaiono in contraddizione con lo stesso mandato affidato all’advisor".
"Si ritiene inaccettabile che una multinazionale possa permettersi di rifiutare incontri in quelle stesse sedi a cui si rivolge - continuano - si immagina non con la stessa arroganza, per ottenere finanziamenti pubblici".
"Si ritiene inaccettabile un atteggiamento volto a guardare al profitto dimenticando completamente i propri lavoratori - dichiarano - i quali secondo lo stesso Valtolina hanno la cassa integrazione straordinaria come se è sufficiente ad assicurarsi un futuro e come se questa non fosse un ulteriore costo a carico della collettività".
A tal proposito è stato dichiarato lo sciopero ad oltranza con una serie di iniziative che saranno comunicate dalle Organizzazioni sindacali.
Il segretario generale della Cgil del Veneto Christian Ferrari:
