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Sospensione sanitari No vax e blocco ferie, la Cgil si oppone

Donati (FP Cgil Vicenza): "Le conseguenze del provvedimento non possono ricadere ancora una volta sulle spalle dei tanti lavoratori e lavoratrici che in questo anno e mezzo hanno garantito la tenuta del Sistema sanitario e il diritto alla salute dei cittadini, a costo di enormi sacrifici e mettendo a repentaglio la loro stessa salute e sicurezza"

A seguito delle dichiarazioni del diretto generale dell'Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza sulla riorganizzazione del personale a seguito della sospensione dei sanitari No vax, la Cgil: esprime tutta la sua contrarietà.

"Fin da aprile, all’uscita del Decreto legge sull’obbligo vaccinale per il personale sanitario - spiega in una nota Lara Donati, segretaria provinciale Fp Cgil Vicenza - abbiamo ripetutamente chiesto chiarimenti all’Azienda su quale strategia aziendale sarebbe stata messa in campo per affrontare il problema, anche in considerazione che le eventuali sospensioni sarebbero concise con il periodo estivo e con la ripresa delle attività".

"Nonostante le nostre innumerevoli sollecitazioni - continua - l’Amministrazione non ci ha mai dato risposte puntuali, né tanto meno coinvolti nelle scelte di programmazione. Le nuove assunzioni sono state convogliate alla campagna vaccinale che sta andando avanti, alla sorveglianza dei varchi, ai tamponi in tutto il territorio e per rispondere alla necessità di ridurre le lunghe liste d’attesa, attività che già vede il personale impegnato in lavoro straordinario o in prestazioni aggiuntive".

"Siamo perfettamente consapevoli che l’Ulss e’ tenuta a dare corso ad una disposizione di Legge - spiega - che, in quanto tale, non può essere derogata. Al contempo, esprimiamo la nostra netta contrarietà a che le conseguenze del provvedimento ricadano ancora una volta sulle spalle dei tanti lavoratori e lavoratrici che in questo anno e mezzo hanno garantito la tenuta del Sistema sanitario e il diritto alla salute dei cittadini, a costo di enormi sacrifici e mettendo a repentaglio la loro stessa salute e sicurezza".

E ancora: "Respingiamo al mittente l‘ipotesi dell’Amministrazione di prevedere la sospensione delle ferie e di altri diritti del personale vaccinato. Perché riteniamo che i lavoratori e le lavoratrici abbiano già dato, tanto. Perché le norme vanno rispettate tutte, anche quelle a tutela del lavoro. Riteniamo che altre soluzioni vadano trovate, a partire dall’assunzione di personale e da una riorganizzazione dei servizi che avrebbe potuto e dovuto essere preventivata, per evitare conseguenze anche sui cittadini".

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