Le categorie chiedono sospensione piano cave, Fracasso: "Legge è necessaria"
Stop temporaneo al dibattito sull'attività estrattiva in Veneto. Al via un tavolo tecnico con associazioni imprenditoriali e ambientali assieme ai sindacati
Si è tenuta giovedi, in seconda commissione consiliare permanente, l’audizione con associazioni imprenditoriali ed ambientali e sindacati sul Progetto di Legge, di iniziativa della Giunta Regionale, relativo al piano cave. Il progetto di legge è stato sospeso temporaneamente, a maggioranza di voti, per aprire un tavolo tecnico di concertazione in cui le associazioni di categoria potranno apportare alla proposta normativa dei miglioramenti.
In particolare, è stato chiesto che venga mantenuta in capo alla Regione la pianificazione e la programmazione in materia di escavazione, il massimo sfruttamento dei giacimenti, una equa ripartizione dei volumi autorizzabili, e l’istituzione degli stati generali delle attività estrattive in modo da poter "affrontare direttamente la questione dell’impostazione stessa dell’impianto normativo proposto", come ribadito dal consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Fracasso.
“Un nuovo piano cave è necessario - ha aggiunto Fracasso - Ma deve fare i conti con un mutato scenario e un ridotto fabbisogno di materiali. Per questo i parametri da cui partire sono quelli di maggiori garanzie ambientali e il riciclo di materiali di demolizione. Fotocopiare il passato non porta da nessuna parte, anzi”. Il capogruppo del Pd ha aggiunto: “Alcune categorie economiche hanno chiesto la sospensione della legge, ma credo che un piano sia necessario perché abbiamo una Regione inadempiente e commissariata. La situazione attuale penalizza l'ambiente e le imprese sane perché l'incertezza non porta alcun miglioramento. Anche la norma approvata con il collegato alla finanziaria è stata impugnata dal governo".
"In Veneto le attività estrattive e la tutela ambientale sono appese alle sentenze del TAR invece di essere regolate e indirizzate da una normativa regionale. Pertanto – conclude Fracasso – ho chiesto che la commissione dedichi una seduta e un approfondimento al nuovo scenario. Questo deve essere il punto di partenza per una nuova legge”.
