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Economia

«No alla macelleria sociale voluta dal governo: ora sciopero»

Il j'accuse del sindacato di base Usb è stato lanciato durante un sit-in organizzato sotto la sede berica della Confindustria, accusata di essere in combutta con palazzo Chigi nella redazione di un piano teso ad erodere il benessere delle classi lavoratrici. Parole che sono il preambolo di una manifestazione in programma a Mestre il giorno 11

Ieri 7 ottobre una delegazione del sindacato di base Usb ha organizzato un sit-in davanti a palazzo Bonin Longare, sede vicentina di Assindustria. L'evento è stato pensato come prologo rispetto allo sciopero che la stessa sigla, assieme ad altre, ha in programma il giorno 11. Uno sciopero «contro gli aumenti del costo della vita, contro gli aumenti immotivati dei carburanti che danneggiano la classe lavoratrice, contro la deriva tesa a favorire il potere di Confindustria, quello delle banche e quello della grande finanza» fa sapere il segretario veneto di Usb Claudio Germano Raniero che ieri appunto in piazza Castello con la sua delegazione. Per Raniero in queste settimane «il green Pass che pure costituisce una limitazione seria delle libertà dei lavoratori in primis viene usato come strumento per generare uno stato di tensione nell'opinione pubblica col quale si maschera la macelleria sociale che i poteri, forti ampiamente ascoltati al governo nazionale e nei governi regionali, sta portando avanti da tempo. Una macelleria sociale che in primis colpisce la sanità pubblica, l'istruzione pubblica, i redditi più bassi e gli strati meno protetti della popolazione nella quale il disagio e l'indigenza si stanno allargando a vista d'occhio». Ed è nel solco di queste preoccupazioni che avrà luogo la manifestazione del giorno 11 ottobre che nel Veneto è in programma a Mestre in piazza Barche alle ore 9.00.

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