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Economia

Popolare di Vicenza, emergono i "pizzini": "No fidi ai non soci"

Dall'enorme mole di documentazione recuperata e vagliata dalla guardia di finanza emergono le prove scritte che hanno portato l'Antitrust a multare la banca Popolare di Vicenza per 4,5 milioni di euro

Pizzini con i quali i capiarea comunicavano ai direttori di filiale come "piazzare illecitamente più azioni possibili", usando le parole del procuratore di Vicenza, Cappelleri. 

Il Giornale di Vicenza  pubblica la foto di alcuni appunti, rinvenuti dalla guardia di finanza nel corso delle perquisizioni e sequestri avvenuti in questi mesi nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza: "Soci nuovi (su qualsiasi richiesta cliente)", "Soci/ogni affidamento deve essere affiancato da soci" e soprattutto "No fidi a NON soci" sono le inequivocabili direttive che, dal vertice fino all'ultimo ufficio, hanno portato alla costruzione della vastissima platea di azionisti molti dei quali rimasti letteralemnte in mutande dopo il crollo dei titoli.

Mentre la maxi inchiesta della procura potrebbe essere vicina alle battute finali - tra gli indagati, manca solo Gianni Zonin da ascoltare - a livello amministratico l'Antirust aveva già multato l'isitituto di credito berico per 4,5 milioni, anche grazie all'evidenza di questi ordini appuntati a mano dai quali emerge  che "il conseguimento degli obiettivi di capitale e di accrescimento della compagine sociale è stato oggetto di forte spinta nei confronti dei Direttori regionali e capiarea in primis e dei Direttori di filiale in ultimo"

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