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Popolare di Vicenza, decine di milioni "spariti" e spunta il nome di Alfio Marchini

Mentre si avvicina l'assemblea dei soci del 5 marzo, quando si dovrà votare la trasformazione in società per azioni, è sempre più complicata la vicenda giudiziaria della BPVi. L'amministratore delegato Francesco Iorio aveva presentato un esposto in cui denunciava anomalie e, dall'inchiesta, emerge il nome del costruttore e candidato a sindaco di Roma, Alfio Marchini

Se non fosse che sono coinvolti i risparmi di 116mila persone, la vicenda giudiziaria della Banca Popolare di Vicenza sembrerebbe un intricatissimo thriller a sfondo finanziario. Man mano che si avvicina l'assemblea dei soci del 5 marzo, quando si dovrà votare sulla trasfromazione dell'isitituto di credito in società per azioni, con il conseguente aumento di capitale, emergono quasi quotidianamente nuovi, inquietanti, dettagli sull'inchiesta della magistratura

Il Sole 24 ore ha riferito che anche l’attuale amministratore delegato Francesco Iorio si è mosso con audit interni e soprattutto con un esposto in procura di 9 pagine presentato il 31 luglio. "Il presente esposto trova origine dall’emersione di svariate criticità riscontrate a seguito delle indagini interne condotte da Bpvi in concomitanza con l’attività ispettiva da parte della Bce”, scrive nella premessa, per poi affrontare il tema delle quote dei fondi lussemburghesi, Optimum e Athena, il cui impiego risale al 28 novembre 2012, "a seguito di una serie di operazioni "la banca detiene direttamente o indirettamente quasi il 100% dei fondi”.

Se l'investimento fu di 350 milioni, "è emerso che il valore dell'investimento al 31 marzo 2015 è di circa 250 milioni, quindi la Banca ha perso 100 milioni. Le risorse impiegate da detti fondi per l'acquisto di azioni della Popolare ammontano a 55 milioni" scrive La Repubblica, citando l'isepttore di Bankitalia Emanuele Gatti. Secondo le indiscrezioni riferite dal quotidiano, il resto dei soldi sarebbero finiti alle società di Alfio Marchini, il costruttore candidato a sindaco di Roma. La segnalazione dell'ispettore sarebbe arrivata ai magistrati di Vicenza. Il quotidiano aggiunge che "il Gruppo Marchini ha anche accumulato con l'istituto ben 75 milioni di euro di prestiti non restituiti". LA REPLICA DI ALFIO MARCHINI

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