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Economia

Pfas, analisi su 10mile persone: negli uomini valori al doppio rispetto alle donne

Pubblicato il primo rapporto della Regione sulla presenza delle sostanze nella popolazione della "zona rossa". Rilevate 4 sostanze su 12 nel sangue. I comuni del vicentino sono quelli più colpiti

Le analisi compiute finora in attuazione del Piano di Sorveglianza Sanitaria sulla popolazione veneta esposta a Pfas hanno già interessato 9.757 persone delle 84.852 che verranno coinvolte alla fine della complessa operazione di valutazione dello stato di salute dei cittadini residenti nei 21 Comuni dell’area di massima esposizione. Dall’inizio della sorveglianza il Programma è stato esteso, finora, al 30% della popolazione interessata dal monitoraggio, con una quota di aderenti (l’adesione alla chiamata è volontaria) di circa il 50%. Ad oggi non sono state rilevate differenze evidenti nelle concentrazioni valutate per età, mentre le concentrazioni di PFOA sono circa il doppio nei maschi (68 nanogrammi/millilitro) che nelle donne (38 nanogrammi/millilitro). Secondo gli esperti della Regione, tale differenza è dovuta al fatto che le femmine in età fertile eliminano una certa quantità di sostanze attraverso il ciclo mestruale.

E’ questo lo stato di avanzamento delle iniziative sanitarie messe in atto dalla Regione del Veneto in relazione al grave inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche riscontrato, in particolare, in alcune aree delle Province di Verona, Vicenza e Padova, contenuto nel Quinto Rapporto specifico, realizzato dalla Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale e diffuso oggi.

IL RAPPORTO E I COMUNI PIÙ COLPITI

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