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Bechi e bastonà: Vicenza "punita" per l'alluvione

Sono stati resi noti i dati Comune per Comune a proposito del Patto di stabilità: il capoluogo berico avrà il 12% in più sugli oneri, per le spese sostenute a causa della calamità. L'Aquila, post terremoto, +219,7%. Premiati Napoli, Messina e Crotone

C'è un modo di dire vicentino che traduce, con le sfumature di colore che solo i dialetti sanno dare, il motto "oltre al danno, la beffa". Si dice "bechi e bastonà" e lunedì pomeriggio sono stati diversi ad esclamarlo a Palazzo Trissino, una volta lette le richieste di oneri da parte dello Stato, contenute nel Patto di Stabilità e pubblicate su Il Sole 24 ore. LA REAZIONE DI VARIATI

Secondo la tabella, Vicenza dovrà pagare il 12% in più poichè la base di calcolo della spesa media è stata aggiornata al periodo 2009-2011, rispetto al vecchio 07-09. Ed in mezzo, a Vicenza, è successa un'alluvione con tutte le spese straordinarie che la calamità ha comportato. E l'amministrazione è stata pure "sparagnina" perchè la differenza è di "solo" un milione di euro. Ben peggio, ovviamente e paradossalmente, è andata a L'Aquila, dove, a causa del terremoto, le spese sostenute sono state altissime. E Roma che fa? Bastona il Comune con un aumento degli oneri del 229%. 

Secondo il Patto di Stabilità, i Comuni virtuosi sono soprattutto al Sud: Napoli (-26%), Crotone (-20,7%), Treni (-18,8) Agrigento (-16,5%) e Messina (-15,4), con l'unica eccezione di Ferrara (-20,7%)

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