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Patto per il lavoro, i sindacati danno la "sveglia" alla Provincia

"Palazzo Nievo convochi il tavolo fermo da mesi", così Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Provincia di accelerare le misure per i disoccupati. Da inizio anno 3.675 lavoratori hanno perso il lavoro

"La Provincia faccia presto e attui il Patto per il Lavoro". L'allarme suona più o meno così e a lanciarlo sono i tre sindacati Cgil Cisl e Uil, che con un secco comunicato richiamano l'ente di Palazzo Nievo a convocare un tavolo fermo da mesi, mentre i numeri della crisi occupazionale si fanno sempre più allarmanti.

"I numeri forniti di recente dalla Provincia sulle espulsioni parlano chiaro: 3.675 lavoratori hanno perduto il lavoro; di questi oltre 2.200 escono dalla piccola impresa ed hanno perciò una protezione limitata dagli ammortizzatori sociali" scrivono i tre segretari provinciali Marina Begamin (Cgil), Gianfranco Refosco (Cisl) e Riccardo Dal Lago (Uil). "L’impegno di tutti gli attori sociali del territorio deve essere massimo, l’interesse di parte deve essere accantonato, anche per garantire la prosecuzione del Progetto e il raggiungimento degli obiettivi occupazionali che insieme avevamo individuato. Proprio per questo chiediamo anche alla Provincia di Vicenza, per il suo ruolo di coordinamento nel progetto, di convocare il Tavolo Istituzionale del Patto per rilanciare il progetto nella sua attuazione operativa".

A mancare, nel progetto che dovrebbe garantire il ricollocamento dei lavoratori licenziati o in mobilità, è per i sindacati "la linea 2 del progetto, quella relativa proprio agli interventi di politica attiva per la rioccupazione delle persone. Abbiamo convenuto che per rispondere ai problemi sociali dovesse andare a queste persone la maggior quota di risorse possibile nel progetto. Abbiamo infine anche auspicato che il tirocinio, corredato come vuole la legge di attività formativa, fosse l’anticamera di rapporti di lavoro più strutturati e duraturi".

Dalle fila dell'opposizione a palazzo Nievo, Matteo Quero del Pd attacca la maggioranza e l'assessore Martini: "Lo stallo sul Patto del Lavoro? La Provincia è due volte colpevole".

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