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Operaio schiacciato da trave, Cgil: “Nel 2017 è vietato morire di lavoro”

Sul drammatico incidente di Santorso interviene la Fiom Cgil di Vicenza. Il segretario Maurizio Ferron: "Le tragiche fatalità non esistono"

“Come Fiom Cgil esprimiamo la nostra solidarietà e ci sentiamo vicini ai compagni di lavoro di Jovica Novic, serbo di 42 anni, marito e padre di famiglia, che è morto ieri in seguito alle gravissime ferite e traumi riportati nell’incidente sul lavoro avvenuto sabato (4 febbraio 2017) a Santorso all’interno della Carpenteria Valmorbida”. Lo afferma in una nota Maurizio Ferron, segretario generale della FIOM Cgil di Vicenza e provincia.

“Questo infortunio ha il volto di Jovica, e dietro a questo decesso sul lavoro c’è la storia di una famiglia che viene bruscamente interrotta!”, prosegue Ferron. “Purtroppo questo 2017 inizia nel peggiore dei modi”, sottolinea il segretario generale della FIOM Cgil berica, “con un 2016 che ha fatto registrare nella sola provincia di Vicenza ben 24 morti sul lavoro, 24 persone che non sono tornate a casa dalle loro famiglie a sera o a fine turno!” Ferron si appella alla magistratura e agli organi preposti (Spisal delle Ulss …) affinché venga fatta luce nel migliore dei modi e più in fretta possibile sulla vicenda.

“Sta di fatto che chiamare le morti sul lavoro tragiche fatalità e dire che in quell’azienda è tutto a posto, non è corretto e non ci basta!” prosegue il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil. “Se avviene un infortunio mortale significa che c’era un margine di rischio non accettabile! E questa volta è successo il peggio. Lo ripeto ancora una volta”, conclude Ferron, “non basta il rispetto formale degli adempimenti riguardanti la sicurezza e la salute sul posto di lavoro. Bisogna fare di più e segnalare (da parte degli RLS) i cosiddetti “mancati incidenti” per rimuovere ogni situazione di potenziale rischio, perché proprio questi mancati incidenti sono un campanello d’allarme, una cartina al tornasole che fa capire che in quel determinato processo di produzione esiste un rischio che va assolutamente circoscritto ed eliminato del tutto”. “Nel 2017”, chiude Ferron, “non si può più morire di lavoro! E’ vietato!”

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