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Economia

Siccità, emergenza mais: "E' una lotta contro il tempo"

Ruffato lancia l'appello alle strutture sanitarie della Regione, ai tecnici del dipartimento Agricoltura e ai consorzi dei produttori veneti, allarmato dai primi dati pervenuti dai centri di raccolta della regione

"Servono urgentemente test di monitoraggio in tempi rapidi e un vero e proprio piano di azione per salvare i raccolti di mais, già dimezzati da siccità e temperature torride, dal rischio aflatossine, le tossine di origine micotica che intaccano la granella delle pannocchie stressate dalla carenza d'acqua"

E' quanto afferma il presidente del Consiglio regionale veneto, Clodovaldo Ruffato, lanciando l'appello alle strutture sanitarie della Regione, ai tecnici del dipartimento Agricoltura e ai consorzi dei produttori veneti, allarmato dai primi dati pervenuti dai centri di raccolta della regione. "Ho già incontrato il segretario regionale alla Sanità Domenico Mantoan - dice Ruffato - per attivare le strutture regionali a servizio dei produttori in modo di riuscire a mettere in moto in tempi rapidissimi la filiera delle misure di prevenzione che possano garantire in primo luogo i produttori, che rischiano di dover subire gli effetti di pesanti pressioni speculative. La prolungata siccità ancora in atto, oltre ai danni già noti a tutti che hanno messo in ginocchio la nostra agricoltura, può purtroppo procurare problematiche di questo tipo".

"Ecco perché - prosegue Ruffato -, oltre alle raccomandazioni inviate dai consorzi produttori ai loro associati di accelerare al massimo i tempi di raccolta per evitare ulteriori perdite di umidità nella granella e contenere il connesso rischio di aflatossine, urge un impegno rapido e diretto delle strutture regionali, da Avepa a Veneto Agricoltura ai servizi sanitari, per affiancare produttori e centri di stoccaggio in questa lotta contro il tempo". Il presidente del consiglio regionale rileva che l'eccessiva presenza di aflatossine rappresenterebbe l'ulteriore e definitivo colpo di grazia per una coltura che nel Veneto copre 290 mila ettari di superficie e che, a causa dell'anomala estate torrida, ha già subito un calo delle rese di oltre 7 milioni di quintali con un danno economico quantificabile nell'ordine di un miliardo di euro". Ruffato ha già coinvolto, oltre al segretario regionale alla Sanità, anche l'assessore all'Agricoltura Franco Manzato, i responsabili delle strutture consortili dei maiscoltori e le organizzazioni professionali agricole.

Per domattina, mercoledì 22 agosto, è convocata una prima riunione tecnica con i dirigenti dell'Unità complessa sanità animale e igiene alimentare e le altre strutture regionali preposte. Giovedì 23 è in programma un incontro plenario di verifica sulle problematiche relative alla sanità del prodotto, con riferimento particolare alla possibile presenza di micotossine e aflatossine, che si terrà nella mattinata negli uffici regionali di Via Torino a Mestre, presieduto dallo stesso assessore Manzato.

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