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Lotta alla ludopatia, posti di lavoro a rischio ma il Comune non molla

L'assessore Filippo Zanetti ha incontrato i rappresentanti dei circa 80 lavoratori delle due sale Bingo cittadine, preoccupati per i riflessi sui propri posti di lavoro dell'ordinanza che limita gli orari di utilizzo delle slot machine

L'assessore alla semplificazione e innovazione del Comune di Vicenza Filippo Zanetti ha incontrato  i rappresentanti dei circa 80 lavoratori delle due sale Bingo cittadine, preoccupati per i riflessi sui propri posti di lavoro dell'ordinanza che limita gli orari di utilizzo delle slot machine.

Comprendo la preoccupazione del personale – ha detto al termine dell'incontro l'assessore Zanetti – ma ho cercato di spiegare che il principio generale della tutela della salute dei cittadini che muove l'amministrazione supera le problematiche di tipo aziendale della singola sala Bingo. Certo, se anche i Comuni contermini aderissero in massa a questa campagna di regolamentazione, essa avrebbe più efficacia sia sul fronte della tutela dei consumatori, sia in termini di pressione verso il Governo dal quale attendiamo una legge nazionale”.

L'assessore si è detto comunque disponibile ad incontrare i proprietari delle sale Bingo per comprendere le reali intenzioni rispetto al futuro occupazionale. Ha inoltre annunciato la disponibilità dell'amministrazione ad esaminare, in collaborazione con l'Ulss, che stima in 4000 i giocatori a rischio nel territorio e in 1500 quelli patolagici, eventuali soluzioni alternative all'ordinanza, che però garantiscano la lotta alla ludopatia, piaga sociale che colpisce in particolare le fasce deboli della popolazione. L'ordinanza, peraltro, non prescrive la chiusura delle sale Bingo, ma prevede che gli apparecchi per il gioco con vincita di denaro possano funzionare soltanto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. In tutti gli altri orari le slot machine devono essere spente, siano esse allestite in sale giochi, bar, ristoranti, alberghi, tabaccherie, esercizi commerciali, ricevitorie, sale Bingo, agenzie di scommesse o negozi dediti esclusivamente al gioco. Il titolare dell'autorizzazione deve inoltre esporre targhe in cui risulti chiaro il rischio di dipendenza dal gioco e gli stessi orari di funzionamento degli apparecchi. Chi non rispetta quanto previsto dall'ordinanza rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro e, in caso di recidiva, cioè di violazione commessa per due volte, la sospensione del funzionamento degli apparecchi da 1 a 7 giorni.

Dall'entrata in vigore dell'ordinanza che limita l'orario di utilizzo delle slot machine nel territorio comunale di Vicenza sono già stati 29 gli esercizi controllati dalla polizia locale e 13 quelli sanzionati, ciascuno con 50 euro di multa. I controlli proseguiranno a tappeto anche nelle prossime settimane.

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