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Economia

La Lovato Gas rimane a Vicenza: accordo raggiunto

La firma è arrivata dopo quattro mesi di lotta da parte dei lavoratori e ora la storica azienda vicentina non sarà smantellata e trasferita all’estero

L’accordo è stato firmato lunedì pomeriggio a Venezia a palazzo Grandi Stazioni alla presenza del segretario Fiom-Cgil di Vicenza, Maurizio Ferron, del funzionario Fiom-Cgil, Morgan Prebianca, delle rappresentanze sindacali interne della fabbrica di Strada Casale che erano presenti insieme a Verena Reccardini della segretaria Cgil-Vicenza. 

Presenti anche l’amministratore delegato della Landi Group, Cristiano Musi e l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan. 

“ Verrà mantenuta una linea produttiva, che doveva essere trasferita all’estero, i settori commerciale e ricerca e sviluppo – affermano Ferron e Prebianca -. Rimarranno a Vicenza 25 dipendenti fra operai e impiegati mentre il resto dei dipendenti andrà in mobilità, accompagnati da degli incentivi economici. Saranno inoltre supportati dalla Regione in percorsi di riqualificazione e ricollocamento”.

Un risultato importante per i lavoratori dell’azienda che produce sistemi a gas e metano per le auto che dal 14 settembre 2017, data dell’annuncio di Landi Group dell’intenzione di voler chiudere la sede vicentina e trasferire la produzione in Iran, India e Polonia, non hanno mai smesso di lottare. 

Addirittura era stato creato un presidio davanti all’azienda e per 120 giorni i dipendenti, decisi a far in modo che la fabbrica non chiudesse, si sono alternati giorno e notte per impedire che alcun macchinario uscisse dallo stabilimento. 

“ E’ un accordo soddisfacente – proseguono i due sindacalisti – che permette di tenere aperta una parte di produzione a Vicenza. E’ sempre stato il nostro obiettivo: salvare dei posti di lavoro e non fare chiudere questa che è un’azienda vicentina importante e storica del territorio”.  

La forza di volontà e la determinazione che hanno dimostrato i lavoratori Lovato possono rappresentare un simbolo e uno stimolo per i lavoratori di altre aziende per le quali non si vedono alternative se non la chiusura e il trasferimento all'estero.

“ Per noi non è una vittoria perché fin dall’inizio abbiamo sostenuto che non era accettabile che, a causa di motivi legati alla finanza e alla Borsa, venisse tolto al territorio una risorsa importante e dei posti di lavoro – dichiara il segretario Cgil Vicenza, Giampaolo Zanni -. Riteniamo che l'accordo raggiunto sia frutto della solidarietà e dell'unità delle lavoratrici e dei lavoratori della Lovato e di una mobilitazione che ha trovato condivisione anche nel territorio e nella società vicentina. Sono stati in tanti, e li ringraziamo, coloro che durante questi lunghi mesi hanno sostenuto la lotta, visitando il presidio permanente e facendo sentire la propria voce come il sindaco ed il vescovo della nostra città, i rappresentanti delle forze politiche e delle associazioni, i sindacalisti e i singoli cittadini”.

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