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Economia

Latterie vicentine e Centrale del latte: "Iva, lo stato paghi i debiti"

I due principali produttori di latte berici, con la Latteria di Soligo lanciano l'allarme: "Lo Stato è debitore di oltre 13 milioni di euro di rimborsi iva da più di un anno e mezzo"

Le imprese vicentine del latte, la Centrale e le Latterie, rischiano il tracollo per colpa della pubblica amministrazione. La prima vanta un credito iva di 2,5 milioni di euro, mentre le Latterie Vicentine avrebbero dichiarato di aspettare un rimborso per oltre 8 milioni di euro: non bazzecole.

"Nel nostro caso si genera un paradosso legato all'Iva in acquisto e in vendita – riferisce il responsabile amministrativo della Centrale del latte, Roberto Manzardo – perché le nostre forniture le paghiamo al 10 per cento (nel caso del latte) e al 21 per cento (per il packaging), mentre il nostro prodotto finito viene venduto con Iva al 4 per cento su latte e formaggio, arrivando al 10 per cento solo per lo yoghurt".

"Da metà marzo potremo andare a recupero – spiega Manzardo –, ma per il passato siamo ancora in attesa che si sblocchino le pratiche e abbiamo scritto all'Agenzia delle entrate. Purtroppo però spesso le pratiche passano di tavolo in tavolo, e quando alla fine i controlli arrivano alla conclusione si pone il confronto con Uniriscossioni. Si tratta di vedere se ha fondi dal ministero e dunque se è in grado di saldare". MA C'E' CHI LA EVADE

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