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Incidenti sul lavoro: 10 morti nel Vicentino nel 2015

E’ questo l’ultimo sanguinoso bilancio delle morti bianche a Nordest elaborato dagli esperti dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail relativi al periodo gennaio – novembre 2015

Quasi 100 i morti sul lavoro a Nordest a fine novembre 2015; si tratta di 95 vittime per la precisione. Una strage che continua a crescere e che fa rilevare un incremento del 13,1 per cento rispetto al 2014. Una variazione più che tragica quando si parla di morti sul lavoro e che, ‘tradotta’ in vite umane, significa 11 vittime in più rispetto a fine novembre 2014.

E’ questo l’ultimo sanguinoso bilancio delle morti bianche a Nordest elaborato dagli esperti dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail relativi al periodo gennaio – novembre 2015. “L’ennesimo terribile resoconto della quotidianità lavorativa a Nordest – sottolinea Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – un’area in cui l’incremento della mortalità è più che raddoppiato da ottobre a novembre: nei primi 10 mesi infatti l’aumento arrivava al 6,2 per cento”.

Ed è il Veneto a contare, come sempre, il maggior numero di infortuni mortali con 64 decessi. Un triste primato che porta la regione anche ai primi posti della graduatoria nazionale dopo la Lombardia (115), Campania (78), Toscana (74) e il Lazio (71). In Trentino Alto Adige, intanto, le vittime sono 18 e 13 in Friuli Venezia Giulia. Per quando riguarda le province, è Verona quella che fa rilevare il maggior numero di decessi a Nordest (14). Seguita da Venezia (11), Treviso, Vicenza e Padova (10), Trento e Bolzano (9), Rovigo (7), Pordenone (6), Udine (4), Belluno e Trieste (2) e Gorizia (1). Il settore più colpito è quello delle Costruzioni (15,8 per cento del totale delle vittime), seguito dai Trasporti e Magazzinaggi (12,6 per cento del totale delle vittime), e dalle Attività Manifatturiere (che incide per il 10,5 per cento sul totale delle vittime). La provincia in cui il rischio di mortalità è più elevato - rispetto alla popolazione lavorativa - in Triveneto è Rovigo (incidenza di 67,4 contro una media nazionale di 35,7). A livello regionale, invece, il dato peggiore per incidenza di mortalità giunge nuovamente dal Trentino Alto Adige con un indice pari a 37,7 ed è al decimo posto nel Paese per incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa.

Gli stranieri che hanno perso la vita da gennaio a novembre sono stati 21. Le donne decedute sul lavoro nei primi undici mesi sono state 3. Mentre le fasce d’età più colpite a Nordest sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni (35 infortuni mortali) e dai 55 ai 64 anni (25 infortuni mortali). In Italia le morti rilevate in occasione di lavoro sono state 800. Bilancio che sale a 1080 vittime, contando anche i decessi avvenuti in itinere.

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