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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

L’Impresa Virtuosa 2023, premiate cinque aziende vicentine

Valorizzate le realtà venete e nazionali che più si sono contraddistinte nel 2022 nel migliorare la loro gestione sotto il profilo della sicurezza, del benessere per i dipendenti e per l’ambiente, ma anche nell’internazionalizzazione delle loro attività

Al Premio L’Impresa Virtuosa 2023 dell’Anpi, Associazione nazionale piccola impresa, le aziende vicentine fanno man bassa di riconoscimenti. Sono ben 5 su 15 le imprese vicentine premiate a Mestre (Venezia) dall’ANPI che ha voluto valorizzare le aziende venete e nazionali che più si sono contraddistinte nel 2022 nel migliorare la loro gestione sotto il profilo della sicurezza, del benessere per i dipendenti e per l’ambiente, ma anche nell’internazionalizzazione delle loro attività.  

Hanno ritirato una targa - ma anche un assegno da 5000 euro ciascuna, donato da UESE Italia perché possano proseguire nel loro cammino virtuoso - la Safe srl di Cavazzale, azienda che produce da oltre 30 anni dispositivi medici ed estetici monouso e strumenti in acciaio medicale di precisione. Premiata anche la Joutech di Schio, che opera nel campo della movimentazione automatica di materiali legati al mondo del legno e ad altri settori industriali, altamente performanti, certificati e in linea con tecnologia 4.0. La Diemme general building di Dueville è invece una giovane realtà imprenditoriale. Professionisti del settore edilizio che hanno voluto mettere insieme la loro esperienza  ventennale per creare un’azienda dallo stile innovativo. Dal Maistro srl a Monte di Malo realizza infrastrutture e pavimentazioni stradali sul territorio veneto e non solo, utilizzando mezzi all'avanguardia per il movimento terra e si occupa anche di demolizioni, escavazioni, lavori conto proprio e terzi, lavori edili, lavori stradali, consolidamenti e terre armate, lottizzazioni, asfalti, fognature. Infine Galileo Innovation srl di Vicenza, esperta in isolamenti navali ed industriali, in particolar modo qualificati nelle applicazioni di resine industriali.

“Gli imprenditori che intuiscono il valore estrinseco di un investimento in sicurezza, di fatto, cambiano il corso della loro azienda – ha sottolineato il presidente di ANPI e amministratore di UESE Italia Giuseppe Izzo - aumentando la probabilità che sopravviva più a lungo sul mercato e quindi acquisti e consolidi valore. Un’azienda che non investe in qualità e salute negli ambienti di lavoro ha un ciclo di vita breve, molto breve. Le statistiche ci dicono che non dura più di tre anni. Il premio, nel nostro piccolo, vuole far emergere questa scelta e premiare gli imprenditori più responsabili e quindi più virtuosi”.

Alla premiazione era invitato anche un esempio del talento e del coraggio tutto italiano, il giovane produttore cinematografico e imprenditore Andrea Iervolino. L’ospite d’onore è stato invitato soprattutto per parlare della sua Ta Ta Tu, il primo social network che ripaga l’utente per interagire, proporre o condividere contenuti o semplicemente mettere un like. E non bisogna necessariamente essere influencer. L’idea è piaciuta, tanto che la fintech é sbarcata ad ottobre 2022 nella Borsa di Parigi con una capitalizzazione di 1,6 miliardi di euro.

“Da vent’anni i social media e le piattaforme di streaming sono basati sullo sfruttamento dei dati degli utenti - ha spiegato l’imprenditore - Quando facciamo interazioni, chattiamo o facciamo una ricerca, creiamo un valore che rimane alla piattaforma. A mio avviso è un’ingiustizia! La mia missione con Ta Ta Tu, è quella di creare la prima sharing economy dei dati, una realtà che possa essere sviluppata ed esportata in tutto il mondo e dare un reward all’utente. Una ricompensa che non avviene in denaro, ma con i TTU coin, spendibili nell’e-commerce della piattaforma ma anche in negozi fisici e al ristorante. E il guadagno non è solo per utenti che hanno bisogno, ma per tutti. Per sentirsi rispettati. Io spero che la sharing economy dei dati diventi obbligatoria. Per legge dall’America e dalla Cina non lo diventerà mai, ma spero che dall’Europa lo potrà diventare. Non è facile, ci vuole tanto coraggio, perché hai il mondo contro, hai tutti i big contro. Ma se questa cosa va come deve andare, noi siamo un problema per tutto il sistema, e io credo che ce la faremo”. 

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