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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Fir, Federconsumatori vuole una proroga

L'associazione berica chiede che il governo allunghi fino ad ottobre i tempi, già scaduti, utili a presentare le domande di ristoro per i risparmiatori colpiti dal crac di Veneto Banca e BpVi: «Per i più anziani difficoltà con la procedura digitale»

Federconsumatori Vicenza chiede che si riaprano i termini, scaduti il 18 giugno, affinché i risparmiatori colpiti dal collasso delle ex popolari venete possano accedere al fondo straordinario di ristoro il Fir, ideato dal precedente governo. La richiesta è stata messa nero su bianco in una nota diramata oggi primo luglio da Agostino Di Maria, presidente berico di Federconsumatori

«La procedura informatica purtroppo era complessa - afferma lo stesso Di Maria -   soprattutto per coloro che per ragioni di età hanno poca dimestichezza con le procedure informatiche come quella usata dalla concessionaria statale Consap per accedere al Fir». Poi un'altra precisazione: «Chiediamo di riaprire i termini... almeno fino all'ottobre prossimo compreso... perché i due mesi di proroga post quarantena da Covid-19 sono serviti a poco: le persone infatti sono potute uscire di casa dal 18 maggio e quindi solo allora si sono recati nelle sedi di Banca Intesa a pretendere i documenti dovuti. Inoltre - aggiunge - chiediamo a Banca Intesa di rendere più veloce il processo di rilascio di questi documenti».

La questione è complessa perché ci sono altre associazioni che tutelano i risparmiatori le quali da settimane spiegano di non condividere le richieste come quella fatta propria da Federconsumatori «visto che è a Banca intesa quale subentrante nei rapporti in capo alla ex Veneto Banca e alla ex BpVi» che bisognerebbe imputare i ritardi nella consegna della copia delle pratiche a coloro che ne hanno fatto richiesta. Consegna che è imposta dalla legge peraltro.

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