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Ex popolari venete, i ristori «sono troppo lenti»

Gli indennizzi previsti dal Fir «segnano il passo» e così i risparmiatori chiedono al governo di fare presto: il sollecito arriva da «Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza» che indirizza a Roma «un messaggio preciso»

«I rimborsi per gli azionisti colpiti dal tracollo di VeBa e BpVi, segnano il passo, stanno procedendo troppo a rilento. Accogliamo con favore il fatto che anche il governo si sia accorto di tale ritardo ma ora è bene che chi di dovere si attivi perché alle pratiche sia impressa la docuta accelerazione». È questo il sunto di un breve videomessaggio curato da Luigi Ugone (presidente della associaizone «Noi che credevamo nella Banca popolare di vicenza e in Veneto Banca») e pubblicato ieri sul canale Youtube del coordinamento. Ugone durante il suo intervento ha anche fatto ricorso all'ironia spiegando che se i tempi rimangono gli stessi l'iter per l'intera assegnazione dei ristori durerà tanto quanto ci volle per realizzare la grande piramide di Cheope in Egitto ossia vent'anni. Per questo l'associazione si augura che il Fondo indennizzi per i risparmiatori, il Fir, sia interamente allocato con estrema celerità. «Per questo - spiega Ugone ai taccuini di Vicenzatoday.it - abbiamo deciso di inviare a Roma un messaggio preciso»: tra questi il sindaco di Vicenza Francesco Rucco e il presidente del consiglio regionale veneto Roberto Ciambetti. 

ASCOLTA L'INTERVENTO DI LUIGI UGONE

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