Federcooperative "Grande distribuzione 1- piccolo commercio 0, mancano regole chiare e non vengono tutelati i lavoratori"
Federcooperative settore consumo veneto ancora una volta alza la voce per richiamare l'attenzione sulla situazione del settore commercio alimentare, in particolare delle realtà di medie e piccole dimensioni, siano esse a gestione cooperativa come no
"Lo spunto viene da due notizie di cronaca avvenute a poca distanza di tempo che hanno coinvolto il commercio locale, anche se distanti, almeno in apparenza fra loro - interviene Fedecooperative sui fatti degli ultimi giorni - A Grisignano di Zocco, lavoratori Prix in difesa del posto di lavoro danno vita ad una manifestazione di protesta che ha rappresentato in modo impietoso, al di là di esecrabili eccessi e strumentalizzazioni, le contraddizioni di un comparto ove non ci sono più regole. In questo caso sembra evidente come i morsi della crisi siano stati affrontati scaricandolo il peso sui lavoratori, con decine di licenziamenti".
"Continuiamo ad osservare i grossi potentati che crescono e trovano sempre orecchie attente nelle pubbliche amministrazioni che si lasciano suggestionare dall'idea di fare agevolmente cassa, non pensando che a fronte di nuove aperture vi sono corrispettivi ridimensionamenti e chiusure di esercizi minori - prosegue il comunicato - con un saldo occupazionale pesantissimo e con un arretramento nella qualità della vita e nel servizio al territorio a beneficio, in particolare, delle fasce più deboli. Secondo episodio quello relativo alla manifestazione di Mestre, dove si è ancora una volta gridato il fortissimo disagio dei lavoratori e dei piccoli esercizi per la totale deregulation delle aperture degli esercizi commerciali"
“Ormai non ci sono più soste – continua l'associazioe - , aperture tutti i giorni da mattina a sera e in alcuni casi fino a tarda notte, Natale e Pasqua comprese. Ovviamente ciò sulla pelle dei lavoratori e per favorire i grandi potentati e soffocando i piccoli esercizi a conduzione familiare o Cooperativa. Su questi temi ancora una volta richiamiamo l'attenzione anche delle associazioni di categoria del commercio, che finora paiono non accorgersi delle gravi conseguenze di tutto ciò'.”