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Donazzan alla guerra: “Trento e Bolzano peggio della Cina”

L'assessore all'Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto è intervenuta alla trasmissione di Klaus Davi e ha parlato così della crisi economica e ha rilevato il problema delle "differenze" in Italia

L’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan è intervenuta alla trasmissione di Klaus Davi e ha fatto il punto sulla situazione economica in Italia e sulla crisi: “Oggi siamo un po’ schiacciati tra Regioni a statuto speciale sulla nostra destra, ai confini orientali il Friuli Venezia Giulia e, appena più in là, a neanche 100 chilometri, la Slovenia. A nord abbiamo poi le province autonome di Trento e Bolzano ed è veramente inaccettabile che oggi esista questa concorrenza sleale all’interno della stessa nazione, senza contare che, appena più a nord di queste, con l’autostrada che collega con grande facilità, c’è l’Austria, con regimi fiscali diversi. Io non ce l’ho solo con la Cina o con l’Est o con la Polonia e il Kosovo, che oggi fa chiudere la mia Electrolux che è in provincia di Treviso. Le disparità di trattamento sono anche in casa. Allora parliamo di figli e figliastri non solo di un’Europa che ha una moneta unica, ma fiscalità diverse, regole e contratti di lavoro diversi, e io mi chiedo perché ci stiamo così, ma anche nel mio stesso Stato abbiamo nipoti e nipotastri. Allora io come faccio a chiedere di continuare a rimanere qui alle mie aziende che oggi hanno una difficoltà enorme?”.

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SGRAVI FISCALI. “Quando si apre un’azienda nella provincia di Trento – puntualizza l’Assessore Donazzan - o peggio ancora di Bolzano, si hanno sgravi fiscali, contributi per l’apertura, abbattimento dei costi dell’energia, facilitazioni di ogni genere. In più in questa ultima finanziaria, così come nella prima repubblica più retriva, per avere i voti di quei quattro gatti che ci sono lassù, perché poi tocca anche guardare in termini di grandezza, per avere la loro fiducia hanno permesso a Trento e a Bolzano di avere addirittura un’autonomia fiscale che, oltre ai privilegi di due province autonome specialissime, offre in più loro la possibilità di intervenire sulla leva fiscale come se fossero uno stato. La regione Veneto ha un totale di 5 milioni di abitanti, mentre la provincia autonoma di Trento ne ha 450 mila con delle regole che sono ovviamente le più favorevoli in assoluto. Allora ecco perché un’azienda veneta si trova ad avere disparità di trattamento e in effetti una concorrenza sleale”.

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