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Economia Schio

Samec elettronica: "Filiera tutta italiana che non si è arrestata durante la pandemia"

L'azienda con sede a Schio, nel periodo di emergenza Covid-19, ha colto l’occasione per fidelizzare ancor più i suoi clienti storici sopperendo all’assenza di prodotti analoghi che non sono potuti arrivare dall’estero in Italia

L’assessore regionale al lavoro del Veneto Elena Donazzan si è recata in visita alla Samec Elettronica di Schio, azienda leader nella produzione di schede elettroniche per il controllo di sistemi d’automazione: ricevuta dal fondatore, l’imprenditore scledense Mario Casella, e dai suoi due figli, l’assessore si è confrontata, poi, con loro sulle necessità formative del settore.

Quarant’anni di attività, una cinquantina di dipendenti diretti dopo una riorganizzazione che ha ottimizzato l’organico, la Samec Elettronica è stata una tra le prime realtà in Italia a essersi dotata di una sofisticata tecnologia in grado di evitare le bolle di gas non conduttrici nelle saldature allo stagno dei componenti elettrici.

“Il punto di forza di questa azienda è la capacità di produrre schede elettroniche personalizzate, rispondenti alle necessità della clientela ed in grado di garantire altissimi livelli prestazionali grazie al know-how acquisito in anni di attività, - spiega l’assessore Donazzan - grande flessibilità, un ampio magazzino interno di componentistica ed un ufficio tecnico in grado di industrializzare in breve tempo la produzione delle schede, sono i punti di forza di questa azienda che lavora molto col mercato interno italiano, con l’automazione e la meccanica Made in Italy”.

“In questo momento difficile per le relazioni internazionali a causa della pandemia Covid-19, questa l’azienda ha colto l’occasione per fidelizzare ancor più i suoi clienti storici sopperendo all’assenza di prodotti analoghi che non sono potuti arrivare dall’estero in Italia. Una caratteristica che li porta a guardare con fiducia al futuro forti dei risultati registrati in questi ultimi mesi - continua l’assessore, che conclude - ho apprezzato molto l’approccio della proprietà a conduzione familiare che pone estrema attenzione nei confronti delle esigenze dei propri lavoratori, tra cui molte donne, e che ha previsto con lo strumento della contrattazione aziendale un tempo di lavoro che tiene conto delle esigenze familiari”.

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