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Disoccupazione: arrivate in Comune record di domande per il Patto sociale

661 domane pervenute in 10 mesi di attività. L'assessore Ruggeri: "A breve proporremo un nuovo servizio per la consulenza personalizzata e la raccolta di curricula, in accordo con i consulenti del lavoro"

Ottimi i risultati del “Patto sociale per il lavoro vicentino”, progetto gestito dall’assessorato allo sviluppo economico con l’obiettivo di favorire l’occupazione di chi non gode o sta per perdere gli ammortizzatori sociali (indennità di disoccupazione, mobilità, cassa integrazione) o per i quali gli stessi non siano sufficienti a garantire il livello minimo di soddisfazione delle esigenze fondamentali di vita e di inclusione sociale, personale e familiare.

L’accordo di programma è stato sottoscritto nel febbraio 2011 tra Comune di Vicenza e Provincia, dopo che Palazzo Nievo aveva già firmato con la Fondazione Cariverona un accordo per ottenere un finanziamento volto a promuovere opportunità professionali a favore di chi ha perso il lavoro a causa delle crisi economica. Dopo 10 mesi dall’avvio di patto sociale, a poco più di metà percorso e in attesa del nuovo finanziamento che la Fondazione Cariverona potrebbe erogare ai Comuni, sono finora pervenute 661 domande, raccolte sia dall’assessorato allo sviluppo economico che dall’assessorato alla famiglia e alla pace che collabora al progetto.

“Si è visto come nei mesi di attivazione del patto la situazione stia progressivamente peggiorando portando quindi numerosi cittadini a rivolgersi alle istituzione per sostegni economici.” Agli sportelli del patto per il lavoro aperti in Comune si rivolgono richiedenti con età media attorno ai 40 anni. Più numerosi sono i maschi tra gli stranieri, le femmine tra gli italiani. I tirocini attivati dal Comune nell’ambito dell’azione 1 per il sostegno al reddito sono 51, tra i quali 25 interessano utenti dei servizi sociali, 8 sono stranieri, 18 sono donne (impiegate in attività amministrative) e 33 uomini (prevalentemente impiegati in attività manuali). Il Comune di Vicenza ha assorbito 23 tirocinanti (distribuiti in quasi tutte le sedi e quasi esclusivamente in attività amministrative), Acque Vicentine 2, Aim 24 (di cui 5 a Valore città, 2 in amministrazione, 7 a Valore ambiente), e l’Enpa 1. I tirocini attivati dalla Provincia di Vicenza in aziende private nell’ambito dell’azione 2, finalizzati ad una qualche possibilità di assunzione, hanno coinvolto 7 cittadini, di cui 5 utenti dei servizi sociali.

Proseguono inoltre le collaborazioni con Aim, Acque Vicentine ed Enpa per l’inserimento di tirocinanti nelle loro strutture, mentre per altre due associazioni di volontariato si stanno definendo i criteri operativi. “Il Comune di Vicenza ha effettuato il maggior numero di inserimenti rispetto a tutti gli enti coinvolti e di questo ne siamo soddisfatti – prosegue l’assessore Ruggeri -. Inoltre contiamo di riuscire ad inserire nel progetto un’altra trentina di persone. Per la realizzazione dell’intero progetto è stato indispensabile il sostengo della Provincia di Vicenza con l’assessore Morena Martini, rappresentata oggi da Guido Guiotto, responsabile dello sportello provinciale del patto per il lavoro – precisa l’assessore e annuncia un’altra novità –. Un’altra novità importante, presentata oggi in giunta, è la convenzione con l’ordine dei consulenti del lavoro che consente di sviluppare un nuovo servizio di consulenza che riguarda due ambiti e che sarà successivamente assorbito dalla Provincia di Vicenza. La convenzione, che consente di sviluppare ulteriormente il patto per il lavoro, rappresenta la continuazione dell’ottimo lavoro avviato con gli ordini professionali durante l’alluvione.”

“I consulenti del lavoro saranno a disposizione per l’apertura di uno sportello a Palazzo Negrisolo in contrà Busato 19, sede del Settore politiche dello sviluppo, che sarà a disposizione per la raccolta di curricula – spiega Elvira D’Alessandro, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro -. Il servizio sarà completamente gratuito per il cittadino e consentirà di inserire i propri profili all’interno di una banca dati nazionale utile anche per proporre corsi di riqualificazione per poter ricollocarsi con una diversa figura professionale. Inoltre il personale allo sportello fornirà un servizio di consulenza personalizzata utile per realizzare il curriculum e per valorizzare la propria esperienza professionale.”

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