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Economia

Siccità, in agricoltura danni per un miliardo di euro su 6 di pil

Il governatore Luca Zaia: "Chiediamo i soldi a Roma perchè la Regione non li ha per le calamità, ma deve cambiare la mentalità degli agricoltori: priorità a chi si è ingegnato per l'acqua"

Soldi da Roma sì ma anche meritocrazia. E' questo il concetto espresso dal presidente Luca Zaia commentando il dato di almeno un miliardo di euro sui sei del pil prodotto dall'agricoltura veneta a causa della siccità.

"Per le calamità - ha ricordato - non ci sono fondi regionali: i soldi dei veneti, pagati con le tasse, li ha Roma ed è al Ministero che quindi li chiediamo. Ci sembra infatti che ci voglia più attenzione, mentre il Governo si sta distraendo, latitante sui temi che stanno azzoppando la nostra agricoltura. E credo che non possa rinunciare alla nostra, che é la più grande agricoltura italiana. Non possiamo essere trascurati: vogliamo avere interventi che pesano".

Zaia, in ogni caso, ha escluso un aumento delle accise o delle tasse ("Lo fa già Roma, e in maniera ignobile. E poi i Veneti sono gli unici che pagano, a livello nazionale"), auspicando l'introduzione di un nuovo principio. "Noi siamo dalla parte degli agricoltori, ma l'approccio deve essere di perequazione. Chi ha l'acqua vicino a casa e cerca di utilizzarla fa l'imprenditore, chi non ce l'ha poco può fare - ha concluso - ma chi ha l'acqua vicino e si gira dall'altra parte sarà per noi l'ultimo a meritare indennizzi".

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